Rinnovabili: in 20 anni incentivi per 200 miliardi di euro
Entro il 2032 gli incentivi per le fonti rinnovabili costeranno all’Italia 200 miliardi di euro. E' quanto previsto da Assoelettrica - associazione che riunisce circa 120 aziende del settore - sulla base dei dati rilasciati dall'Autorità per l'energia e il Gestore dei servizi elettrici (Gse). Le spese, ha sottolineato l'associazione, graveranno soprattutto sulle bollette elettriche di cittadini ed aziende.
Le utenze domestiche, infatti, rappresentano il 22% circa della domanda italiana di energia elettrica, mentre il restante 78% riguarda principalmente le imprese.
Secondo le previsioni dell’associazione - che valuta una spesa totale di 200 miliardi dal 2009 al 2032 – nel 2016 l’Italia registrerà un picco di spesa, superando i 12,5 miliardi di euro di incentivi (circa 200 euro per ogni cittadino). Incentivi attualmente destinati:
- all'energia elettrica prodotta da biomasse, biogas, bioliquidi,
- all'energia prodotta dalla frazione organica dei rifiuti bruciati nei termovalorizzatori,
- al fotovoltaico.
Quest’ultimo viene incentivato con il Conto energia, attualmente alla sua quinta edizione.
Fino al 2012 le altre fonti rinnovabili sono state incentivate con:
- certificati verdi (grandi impianti),
- tariffa onnicomprensiva (impianti di potenza inferiore a 1 MWe o sotto i 200 kWe se eolici).
Dal 2013, invece, l'importo degli incentivi viene diversificato per fonte fino a cinque classi di potenza, sostituendo i certificati verdi con una tariffa 'feed in premium', un incentivo che si somma alla remunerazione ottenuta vendendo sul mercato l'energia elettrica prodotta dall'impianto. Per gli impianti fotovoltaici, idroelettrici, eolici ci sono i i contributi 'Cip6', che sono in via di esaurimento e termineranno nel 2020.
"Se solo un quarto del costo degli incentivi peserà direttamente nella bolletta elettrica delle famiglie - ha evidenziato Assoelettrica - i rimanenti tre quarti si rifletteranno, però, in buona parte in un aumento nel costo di prodotti e servizi che le stesse famiglie acquisteranno".