I lunedì dell'innovazione: premesse su Horizon e gli obiettivi di Europa 2020
C’è un percorso trasversale alla ricerca e alle PMI: è quello dell’innovazione. L’Ue e la sua nuova programmazione muovono i primi passi verso gli obiettivi del 2020 stanziando per il biennio corrente circa 500 milioni di euro per le PMI. Come creare dunque modelli di business davvero competitivi e innovativi per accedere a questa misura?
Nell’ambito del programma europeo Horizon 2020, si è aperta il primo marzo la common call della misura specifica dedicata alle PMI per il biennio 2014-2015. Il supporto garantito ai progetti vincenti premierà l’innovazione e tutte le attività innovative sviluppate all’interno delle PMI secondo un nuovo approccio market-driven e company-focused. Questa nuova visione non solo coinvolgerà un numero maggiore di PMI all’interno del programma Horizon 2020, ma agirà anche sull’impatto economico dei risultati di progetto.
Questa misura sarà dotata, per il biennio 2014-2015, di circa 500 milioni di euro. Includendo questa manovra specifica, le piccole e medie imprese potranno beneficiare del 20% dei finanziamenti del programma Horizon 2020 (circa 15 miliardi di euro).
Il sostegno alle PMI per l’innovazione è parte di una politica più generale di finanziamento volta a ottenere una produzione industriale europea competitiva a livello internazionale. Con la nuova programmazione, le istituzioni europee - in particolare la Commissione - non solo intendono dare credito, ma anche fiducia e supporto ad idee innovative riconoscendo in esse non il rischio, ma il grande potenziale intrinseco.
La nuova programmazione interviene sul gap fra ricerca e immissione nel mercato, aiutando le PMI a fronteggiare costi e fattori economici che non riuscirebbero altresì a sostenere, quali, ad esempio il rischio tecnologico e il network structural change (conseguenza diretta e immediata della creazione di partenariati progettuali). Questo aspetto permetterà alle PMI europee di entrare agevolmente in nuovi mercati, promuovere la crescita, ma soprattutto, determinare un alto ROI per ognuna di esse.
Qual è il legame tra ricerca e competitività?
La risposta è apparentemente semplice, l’innovazione. Innovazione che rimane, però, un concetto difficile da delimitare anche se calato nella sfera economico-finanziaria. Di certo vi è che i suoi effetti sono tangibili, in grado di incidere drasticamente tanto sui mercati quanto sulla vita ordinaria.
La Commissione identifica l’innovazione nelle imprese come strumento di competitività trasversale a differenti fasi procedurali: dallo sviluppo, all’utilizzo di tecnologie, all’applicazione di nuovi modelli gestionali.
L’innovazione è oggi il principale fattore di guida per l’economia non solo nell’area dell’euro: nata in risposta alla crisi, ma anche alle problematiche dell’ impiego e della crescita sostenibile, innovare non significa solamente risanare. Tuttavia non si tratta di un mero punto di partenza da cui sviluppare idee di cooperazione, ma anche un punto di arrivo attorno a cui sono state pensate le politiche europee da dieci anni a questa parte. Concetto in fieri, che per realizzarsi deve essere studiato e capito. Cercheremo, dunque, di individuare il suo perché e quali nessi la relazionano a competitività mercato e società.
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