Innovation Week: le strategie per far crescere le startup nel Lazio e in Italia
Stimolare un ecosistema favorevole alle startup, coordinando fondi Ue, strategie nazionali e regionali e imparando dalle best practices europee e internazionali. È l'obiettivo della conferenza 'Boosting a creative startup ecosystem' organizzata dalla Regione Lazio al Maxxi, nell'ambito dell'Innovation Week.
La strategia della Regione Lazio
Ad aprire i lavori, Guido Fabiani, assessore allo Sviluppo economico e attività produttive della Regione: "Siamo consapevoli di partire da una situazione arretrata rispetto ad altri grandi centri europei. Per questo vogliamo assumerci impegni importanti per creare un ecosistema favorevole alla nascita e allo sviluppo di startup sul territorio regionale". Obiettivo che la Regione intende centrare attraverso una commissione creata ad hoc, che ha messo a punto una strategia fatta di 4 esse:
- "sensibilità, ovvero creare una cultura scientifica in grado di valorizzare ricerca e innovazione;
- strutture, con la realizzazione di luoghi e servizi di supporto agli startupper;
- soldi, che consiste non solo nella messa a punto di finanziamenti specifici, ma anche nella creazione di un sistema fiscale, burocratico e amministrativo che faciliti gli investimenti nelle startup;
- sbocco, un fattore altrettanto importante, per agevolare l'incontro e il dialogo tra startup e grandi imprese, private e pubbliche".
Il piano sarà sostenuto dai fondi europei, soprattutto dalle opportunità legate alla nuova programmazione, che prevede 210 milioni di euro per le startup. Il programma per la gestione dei fondi Ue 2014-2020 presentato alla Commissione europea dalla Regione Lazio, anticipa Fabiani, "pare sarà fra i primi approvati".
Le best practice europee
Si sofferma sulle best practice europee Isidro Laso, direttore di Startup Europe Partnership. Si parte da Cambridge, una realtá piuttosto piccola quanto a dimensione territoriale, che ha saputo puntare molto sulle startup, al punto che qui si producono molti dei software installati negli smartphone, per arrivare a Londra, Helsinki, Stoccolma, solo per citare i centri principali. Insomma, di ecosistemi floridi per le startup ne esistono in Ue, il problema che abbiamo consiste nella "necessità di far circolare risorse per svilupparli al meglio", osserva Laso. Questo è il fine ultimo della Startup Europe Partnership, iniziativa avviata dalla Commissione europea per mettere in contatto startup e imprese in grado di effettuare investimenti. "Non abbiamo bisogno di sovvenzioni, ma di attirare capitale privato", conclude infatti Laso.
Le scaleup
Del resto, anche le grandi corporation hanno bisogno di startup, come nota Alberto Onetti, presidente della fondazione Mind the Bridge: "Basta visitare la Silicon Valley per rendersi conto che le grandi realtà, da sole, non possono innovare, sanno che per crescere devono attrarre nuovi talenti, per questo portano avanti continuamente acquisizioni di piccole realtà". Ed è qui che l'Europa ha un gap da colmare, stimolando non solo la fase di startup, ma anche quella successiva, il passaggio alla scaleup. In Italia, nota Onetti, "le scaleup sono più di un centinaio, operano prevalentemente nel campo dell’e-Commerce e dei servizi alle imprese. Circa il 68% ha raccolto tra il mezzo milione e i 2,5 milioni di dollari. E-Commerce e servizi per le imprese sono i settori a più alta densità di scaleup ICT (16%). Seguono gli ambiti software (12%) e mobile (10%)".
Le misure nazionali per le startup
A fare il punto sulle iniziative prese a livello nazionale, Stefano Firpo, capo della Segreteria tecnica del Ministro dello Sviluppo economico: dalle norme contenute nel Decreto crescita 2.0 (Dl 18 ottobre 2012 n. 179), volto a favorire la nascita e lo sviluppo di startup innovative attraverso misure dirette a ridurre gli oneri burocratici e a introdurre una legislazione prima assente sull'equity crowdfunnding, al bando Smart&Start, un regime di aiuto per la promozione di startup nelle regioni del Mezzogiorno. Molti i punti di forza e debolezza del sistema italiano. Per questo, nota Firpo, "stiamo cercando di migliorare l'impianto legislativo. Dobbiamo lavorare soprattutto su un maggiore coordinamento tra livello nazionale e regionale per creare sinergie".
Maker Faire
Nel frattempo, a pochi passi dalla conferenza organizzata dalla Regione Lazio, si danno appuntamento i creativi di tutto il mondo per la seconda edizione della Maker Faire di Roma, la fiera dell'innovazione ospitata dall'Auditorium Parco della Musica.
Oltre 600 invenzioni, 74 talk e 42 workshop da 33 nazioni. Oggi, in particolare, vanno in scena le scuole: è l'Education Day, giornata in cui le scolaresche di tutta Italia hanno la possibilità di confrontarsi con gli artigiani 2.0 e partecipare a workshop organizzati per favorire la diffusione della cultura tecnologica.
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