Banda larga - MISE, questionario su efficacia regime aiuto di Stato
Il Ministero dello Sviluppo economico ha avviato una consultazione sull’efficacia e l'impatto sul mercato degli interventi realizzati attraverso la misura di aiuto di Stato adottata dal Governo italiano nel 2012 per promuovere l’accesso alla banda ultralarga sul territorio nazionale.
Il regime di aiuto per la banda ultralarga
Nel dicembre 2012 il Governo italiano ha ottenuto il via libera della Commissione europea alla propria strategia per la banda ultralarga, che rappresenta il quadro di riferimento all’interno del quale sono stati avviati diversi progetti di infrastrutturazione in una serie di Regioni italiane.
Gli strumenti di finanziamento sono stati raccolti in un unico regime quadro nazionale (regime di Aiuto SA 34199/2012), gestito da Infratel Italia e articolato in tre modelli di intervento:
- Modello A - Intervento diretto: è finalizzato alla realizzazione delle infrastrutture passive e si articola in due fasi: nella prima viene selezionata un'impresa a cui affidare l'incarico di costruire una nuova infrastruttura, interamente realizzata con finanziamenti pubblici, che rimane di proprietà della PA; una volta completato l'intervento infrastrutturale, viene indetta una gara per la selezione di un soggetto concessionario non verticalmente integrato, a cui è affidato lo sfruttamento commerciale dell’infrastruttura e che deve consentire l'accesso alla nuova rete a condizioni eque e non discriminatorie a tutti i soggetti che ne fanno richiesta;
- Modello B - Partenariato pubblico-privato (PPP): prevede una partnership tra un soggetto pubblico che detiene una partecipazione importante e poteri di supervisione e controllo e un soggetto privato, scelto attraverso una gara a evidenza pubblica, che permette di ampliare il volume degli investimenti. Il PPP realizza e gestisce la nuova infrastruttura e ne mantiene la proprietà;
- Modello C - Indiretto o incentivo (finanziamento della differenza): prevede l'assegnazione di un contributo statale a un operatore selezionato mediante una gara a evidenza pubblica per la realizzazione dell'infrastruttura ultra broadband nelle aree sottoservite. Il beneficiario, che deve contribuire per almeno il 30% all'investimento totale, mantiene la proprietà delle infrastrutture finanziate.
Tutti e tre i modelli prevedono il riutilizzo delle infrastrutture esistenti di proprietà pubblica e privata e un meccanismo di clawback per il recupero degli eventuali extra-profitti conseguiti dai beneficiari.
Gli interventi avviati
I primi progetti sono partiti a metà 2013 e hanno fatto ricorso al modello C. In particolare, in una serie di Comuni inclusi nelle 'aree bianche' delle Regioni Campania, Molise, Calabria, Puglia, Sicilia, Lazio e Basilicata e appartenenti alla Comunità Montana di Valle Sabbia sono state avviate le procedure di gara per la concessione di un contributo pubblico per la realizzazione di nuove infrastrutture a banda ultralarga.
Le prime procedure di gara relative al modello A sono invece partite nell'agosto 2014 e riguardano per ora solo gli interventi infrastrutturali, non la selezione del soggetto concessionario. Si tratta di interventi in Comuni inclusi nelle 'aree bianche' appartenenti alle Regioni Abruzzo, Calabria, Lombardia, Toscana, Lazio, Puglia e Marche.
Il questionario del MISE
Con il questionario il Ministero dello Sviluppo Economico invita le Amministrazioni regionali, gli Enti locali e gli operatori delle telecomunicazioni a valutare l’attuazione del regime di Aiuto SA 34199/2012.
I temi affrontati nel questionario spaziano dai criteri utilizzati per la definizione delle aree bianche e per la valutazione degli investimenti alle modalità di definizione dei bandi di gara, dalle misure dirette a garantire la neutralità tecnologica al livello di trasparenza dei costi unitari stimati nei progetti.
Commenti e osservazioni possono essere inviati a Infratel Italia fino al 20 luglio 2015, anche indicando la volontà di sottrarre all’accesso e alla pubblicazione alcune informazioni.
Link
Banda ultralarga - contratto di sviluppo per Campania, Puglia, Calabria e Sicilia
Banda ultralarga - consultazione su piani di investimento degli operatori
Consultazione pubblica
Author: ITU Pictures / photo on flickr
o