Mercato unico – consultazione pubblica su Passaporto servizi
Aperta fino al 26 luglio la consultazione pubblica sull'introduzione del passaporto Ue per i servizi
> Mercato unico: Pe, appello per Made In e sostegno a PMI e startup
> IVA - piano Ue per sostenere imprese e combattere frodi
La consultazione intende raccogliere pareri e opinioni sull'introduzione di un passaporto per i servizi e sugli ostacoli normativi esistenti nel mercato unico, soprattutto per i servizi alle imprese e il settore delle costruzioni. L'iniziativa si inserisce nel quadro della strategia per il mercato unico presentata lo scorso ottobre dalla Commissione Ue a Bruxelles. Tra le azioni previste rientrano:
- l'introduzione di un passaporto per i servizi nei settori economici strategici,
- un intervento per affrontare gli ostacoli normativi nei servizi alle imprese e nei servizi di costruzione,
- un'azione sulle prescrizioni assicurative per i prestatori di servizi di costruzione e di servizi alle imprese.
Mercato unico e direttiva servizi
La direttiva sui servizi del 2006 ha imposto agli Stati membri di eliminare le restrizioni alle prestazioni nel loro territorio e ha ammesso l'obbligo di richiedere determinati requisiti, ad esempio in materia di forma giuridica e di partecipazione azionaria, solo nei casi in cui essi siano proporzionati e giustificati da un motivo prevalente di interesse generale.
La direttiva prevede un regime distinto per i fornitori stabiliti in altri Stati membri e che lavorano esclusivamente su base transfrontaliera. Gli Stati membri devono garantire che i prestatori transfrontalieri intenzionati a fornire servizi nel loro territorio siano soggetti esclusivamente a requisiti giustificati dalla tutela dell'ordine pubblico, della salute pubblica e della tutela dell'ambiente, nella misura in cui tali requisiti siano proporzionati.
Nonostante i progressi compiuti nell'attuazione della direttiva, l'83% delle imprese ritiene che nel mercato unico persistano ancora procedure troppo complesse che ostacolano lo sviluppo delle rispettive attività negli Stati membri, dove molto spesso non esistono procedure elettroniche e le tempistiche sono poco chiare.
Attraverso l'introduzione di un passaporto per i servizi i fornitori avrebbero a disposizione uno strumento di facile accesso per iniziare a lavorare in un altro Paese dell'Unione. Il passaporto, infatti, consentirebbe alle aziende di relazionarsi con un unico interlocutore seguendo una sola procedura elettronica, comune a livello europeo, in tempi brevi. Lo strumento, inoltre, potrebbe aiutare anche le PMI ad espandersi a livello trasfrontaliero, migliorando le relazioni tra Stati membri in un'ottica di trasparenza.
Consultazione pubblica
Per la Commissione Ue sono di particolare interesse i contributi di fornitori di servizi, consumatori e autorità pubbliche che possono rispondere ad un questionario online fino al 26 luglio 2016.
Il questionario è suddiviso in varie sezioni riguardanti:
- servizi in generale,
- servizi alle imprese,
- servizi di costruzione,
- servizi assicurativi.
Nello specifico il Collegio dei commissari invita i partecipanti ad individuare le principali sfide (questioni amministrative e normative, ostacoli derivanti da standard interni sui servizi correlati al mercato, ecc) incontrate dai fornitori che intendono offrire i propri servizi in altri Stati membri, proponendo al contempo soluzioni strategiche.
> Liberi professionisti - studio per misure Ue entro fine anno
Photo credit: NEC Corporation of America via Foter.com / CC BY
o