Venture capital – Gallia (CDP), focus sui settori con meno risorse
Startup, venture capital, innovazione. Su cosa si orienteranno i fondi e le risorse di Cassa depositi e prestiti.
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In un'intervista al Corriere della Sera, il direttore generale di CDP Fabio Gallia illustra le prossime mosse del gruppo a supporto del venture capital e delle startup.
“Il mercato del venture capital, su cui poggia tradizionalmente la catena dell'innovazione, è agli ultimi posti in Europa per dimensione; pochi sono i capitali di rischio a lungo periodo per supportare lo sviluppo delle imprese; quasi inesistenti le risorse per accompagnare le aziende nella fase di ristrutturazione aziendale. In ciascuno di questi ambiti investiremo attraverso fondi che, grazie alla nostra capacità di coinvolgere altre istituzioni, potranno amplificare la portata dell'intervento”, premette Gallia.
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Il focus è appunto sul venture capital: “Ci proponiamo di mobilitare più di 800 milioni di euro nel quinquennio, focalizzando il nostro intervento soprattutto in quegli ambiti del venture capital dove le risorse sono più scarse”.
A partire dal Technology Transfer, segmento in cui si riscontra una significativa carenza di capitali: “è fondamentale valorizzare, anche attraverso lo sviluppo di una mentalità più imprenditoriale, la capacità di innovazione che risiede nei nostri centri di ricerca e nelle nostre università; abbiamo messo a disposizione 100 milioni, ai quali si aggiungeranno ulteriori risorse del Fondo europeo degli Investimenti, con il quale abbiamo ulteriormente rafforzato il nostro rapporto di collaborazione”.
Il secondo ambito di intervento di Cassa depositi e prestiti è rappresentato dagli acceleratori, “con l'obiettivo di facilitare un rapido sviluppo delle startup, mettendo a disposizione capitali in fasi di post-incubazione”.
“Ci siamo proposti l'obiettivo di creare le condizioni affinché, da qui a dieci anni, l'Italia non sia più il fanalino di coda in questo settore e il mondo dell'innovazione in Italia abbia una struttura più forte e competitiva. Con questi strumenti vogliamo quindi creare le condizioni affinché coinvestano anche casse di previdenza e fondi pensione, oltre alle aziende che credono nell'innovazione italiana”.
Ma il Paese non è solo composto di startup. Parallelamente, sottolinea Gallia, “abbiamo dotato di nuovi capitali Fsi Sgr - la società promossa da CDP per la gestione di fondi comuni per l’investimento in società medio-grandi e con significative prospettive di crescita, ndr - che si propone di accompagnare lo sviluppo delle eccellenze italiane con la capacità di fornire capitale di lungo periodo, a differenza della maggior parte dei private equity”.
“Una delle iniziative più recenti è la creazione del fondo di turnaround, dedicato alla ristrutturazione e al rilancio di quelle imprese che si trovano in una fase di temporanea difficoltà: sarà operativo a inizio del prossimo anno”.
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