Fondi Ue – progetto Prometeus per innovazione mobilita’ elettrica
Il progetto Interreg Europe Prometeus, in cui è coinvolta la Regione Lazio, propone soluzioni innovative nella mobilità elettrica.
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La mobilità elettrica è stata identificata come una delle politiche prioritarie a livello europeo e nazionale in quanto modalità di trasporto sostenibile, caratterizzata da un basso livello di emissioni di carbonio. Sussistono tuttavia una serie di ostacoli alla diffusione di questa tecnologia, a partire dalla scarsa disponibilità di infrastrutture ad essa dedicate e dai livelli ancora bassi di sensibilizzazione degli utenti.
Il progetto Prometeus
Il Progetto Interreg Europe Prometeus intende proporre soluzioni innovative per l’eliminazione di queste barriere, attraverso il coinvolgimento degli stakeholder istituzionali e del mondo della ricerca, il miglioramento degli strumenti di pianificazione e la definizione di un piano d’azione che preveda l’inserimento nella programmazione regionale di best practices.
Fra i partner del progetto vi è la direzione Territorio urbanistica e mobilità della Regione Lazio, in partenariato con Transport Malta, Regional Government of Carinthia (Austria), Regional Government of Castilla y León (Spagna), Prešov Self Governing Region (Slovacchia) e Poliedra, consorzio del Politecnico di Milano.
Partito il 1° gennaio 2017, il progetto si concluderà il 30 giugno 2021, e prevede l’analisi delle buone pratiche nell’ambito dell’elettromobilità, la definizione e l’implementazione del Piano di azione regionale.
Il budget totale del progetto ammonta a 1.389.761 euro, con un contributo di 232.200 euro per la Regione Lazio (di cui l’85% di risorse provenienti dal POR FESR, Priorità di Investimento 4.6 “Promuovere strategie per basse emissioni di carbonio per tutti i tipi di territorio, in particolare per le aree urbane”, e il restante 15% di fondi nazionali).
Mobilità elettrica: al via sperimentazione in Sabina
Intanto il 23 e 24 settembre parte il progetto della Regione Lazio per sostenere la mobilità elettrica nei comuni sabini che hanno aderito al "Contratto di Fiume Media Valle del Tevere". I centri interessati, coordinati dal comune di Magliano Sabina, sono quelli di Nazzano, Montopoli, Torrita Tiberina, Poggio Mirteto, Forano, Stimigliano, Collevecchio, Orte, Gallese, Civita Castellana e Otricoli.
Il progetto prevede innanzitutto la creazione di una rete di ricarica diffusa sui territori, posizionata in punti nodali strategici, sia per la vita quotidiana sia per lo sviluppo turistico.
Previsti inoltre:
- un parco macchine disponibile per gli spostamenti casa-lavoro dei pendolari in appoggio alla rete ferroviaria;
- lo sviluppo di una nuova cultura della mobilità privata di breve distanza;
- la promozione di nuove forme di turismo, attraverso un brand in chiave ambientale;
- l’allestimento di una “macchina sponsor” della Media Valle del Tevere, per attraversare borghi e fattorie fornendo informazioni utili.
“Sperimentare e diffondere la cultura della mobilità elettrica come nuova opportunità di trasporto e sviluppo del territorio può contribuire ad arginare alcune perniciose conseguenze del cambiamento climatico”, dichiara Fabio Refrigeri, assessore alle Infrastrutture, Politiche abitative ed Enti locali. “In un tempo in cui fonti essenziali, come corsi e bacini d’acqua, continuano a subire lo stress di sempre maggiori esigenze antropiche, grazie allo strumento del Contratto di Fiume invertiamo la tendenza del mero sfruttamento proprio sul fiume Tevere, e fuori dalla logica emergenziale”, conclude.
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