Mobilita’ sostenibile – le proposte di legge in Parlamento

 

Mobilità sostenibile - Photo credit: Dustin GaffkeDal carpooling alla realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica. In Parlamento si fa largo la mobilità sostenibile.

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Mentre le commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera danno l’ok allo sblocco di oltre 33 milioni di euro per il Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile, due progetti di legge sono all’esame di Montecitorio.

Il primo – ancora all’esame della commissione competente - riguarda la promozione dell'uso condiviso di veicoli privati, o carpooling; il secondo – in fase più avanzata – riguarda lo sviluppo della mobilità in bicicletta. Ecco cosa prevedono.

Cos’è il carpooling

La proposta di legge che vede come relatore il deputato M5S Michele Dell’Orco è finalizzata allo sviluppo del carpooling su larga scala, ed in particolare nelle aree urbane ad alta intensità di traffico veicolare ed elevati livelli di inquinamento.

Dopo aver fornito una definizione di carpooling - un sistema di trasporto che prevede l'uso condiviso tra più persone di veicoli privati che percorrono lo stesso itinerario, in tutto o in parte - il testo prevede che esso non si configuri come attività d'impresa e che per il servizio non si preveda alcun corrispettivo.

La proposta di legge all’esame della commissione Trasporti della Camera prevede una forma di incentivazione attraverso contribuzioni alle spese di trasporto sostenute (il riferimento sembra essere ai fruitori del carpooling), da valutare sulla base delle tabelle nazionali dei costi chilometrici di esercizio che vengono elaborate annualmente dall'ACI.

Ricerca e innovazione del carpooling: risorse dal Fondo crescita sostenibile?

Siamo all’articolo 4 della proposta di legge, che prevede un fondo per la promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nel settore del car pooling.

Fondo che a sua volta dovrebbe “trovare spazio” nel Fondo per la crescita sostenibile (D.L. n. 83 del 2012). Il FCS, lo ricordiamo, è destinato al finanziamento di programmi e interventi con un impatto significativo in ambito nazionale sulla competitività dell'apparato produttivo.

La proposta di legge intende quindi inserire tra le possibili destinazioni del FCS anche la finalità della promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nel settore del carpooling.

Obbligo per PA e grandi aziende di dare informazioni sul carpooling

Per informare i cittadini e promuovere il carpooling, la proposta di legge prevede l’obbligo per le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici, di ogni ordine e grado, di riservare nei propri siti uno spazio dedicato alle informazioni sul carpooling, anche consentendo link ipertestuali ai servizi di intermediari pubblici o privati che offrono servizi dedicati e che ne abbiano fatto richiesta all'amministrazione in questione.

Obbligo – che non sarebbe a carico degli intermediari – esteso anche alle imprese private che abbiano più di 250 addetti operanti in un unico stabilimento.

Prevista inoltre una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 10mila euro per le PA e le aziende che non adempiano a tale obbligo.

> Promozione dell'uso condiviso di veicoli privati, carpooling

Sviluppo della mobilità in bicicletta

Concluso l’iter da parte della commissione Trasporti della Camera, la proposta di legge per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica, di cui è relatore il deputato PD Antonio Decaro, approderà presto in Aula.

Il testo intende incentivare l’uso della bici attraverso l'adozione di un piano generale della mobilità ciclistica, adottato dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, di concerto con i ministri dell'Ambiente, dei Beni culturali e degli Affari regionali, acquisito il parere della Conferenza Stato-Regioni, e contenente:

  • gli obiettivi annuali di sviluppo del trasporto ciclistico da perseguire nei tre anni successivi;
  • l'indicazione delle priorità sugli interventi da realizzare e la graduatoria dei progetti contenuti nei piani regionali della mobilità ciclistica. La proposta di legge prevede che Regioni, Comuni, Province e Città metropolitane istituiscano appositi uffici per la redazione di piani di mobilità ciclistica;
  • lo sviluppo delle rete nazionale di percorribilità ciclistica;
  • la ripartizione tra le regioni del fondo per il finanziamento degli interventi a favore della mobilità ciclistica istituito dall'articolo 3 della legge n. 366/1998.

Una specifica sezione del piano dovrebbe inoltre essere dedicata allo sviluppo della rete nazionale di percorribilità ciclistica Bicitalia, integrata nel sistema della rete ciclabile transeuropea Eurovelo.

> Sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica

PUMS: linee guida per le Città metropolitane

Mentre la Camera lavora sulle proposte di legge, è approdato in Gazzetta ufficiale il 5 ottobre scorso il decreto del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti del 4 agosto 2017 che intende favorire l’applicazione omogenea e coordinata di linee guida per la redazione dei piani urbani di mobilità sostenibile (PUMS) su tutto il territorio nazionale.

Secondo l'allegato “Connettere l'Italia: fabbisogni e progetti di infrastrutture” al Documento di economia e finanza (DEF) 2017, il PUMS costituisce uno degli strumenti amministrativi indispensabili per l’accesso, da parte delle Città metropolitane, ai finanziamenti statali per la realizzazione di nuovi interventi infrastrutturali relativi ai sistemi di trasporto rapido di massa (sistema ferroviario metropolitano, rete delle metropolitane, tram).

Le linee guida prevedono una procedura uniforme per la redazione ed approvazione dei PUMS e individuano le strategie di riferimento, gli obiettivi macro e specifici e le singole azioni da attuare.

Le aree d’interesse e i macro obiettivi dei PUMS sono:

  • Efficacia ed efficienza del sistema di mobilità, attraverso:
    - Miglioramento del TPL;
    - Riequilibrio modale della mobilità;
    - Riduzione della congestione;
    - Miglioramento dell'accessibilità di persone e merci;
    - Miglioramento dell'integrazione tra lo sviluppo del sistema della mobilità e l'assetto e lo sviluppo del territorio (insediamenti residenziali e previsioni urbanistiche di poli attrattori commerciali, culturali, turistici);
    - Miglioramento della qualità dello spazio stradale ed urbano;
  • Sostenibilità energetica ed ambientale, attraverso:
    - Riduzione del consumo di carburanti tradizionali diversi dai combustibili alternativi;
    - Miglioramento della qualità dell'aria;
    - Riduzione dell’inquinamento acustico;
  • Sicurezza della mobilità stradale, attraverso:
    - Riduzione dell’incidentalità stradale;
    - Diminuzione sensibile del numero generale degli incidenti con morti e feriti;
    - Diminuzione sensibile dei costi sociali derivanti dagli incidenti;
    - Diminuzione sensibile del numero degli incidenti con morti e feriti tra gli utenti deboli (pedoni, ciclisti, bambini e over 65);
  • Sostenibilità socio-economica:
    - Miglioramento dell’inclusione sociale;
    - Aumento della soddisfazione della cittadinanza;
    - Aumento del tasso di occupazione;
    - Riduzione dei costi della mobilità (connessi alla necessità di usare il veicolo privato).

Photo credit: Dustin Gaffke

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