Arabia Saudita - prospettive di investimento in infrastrutture e turismo

Un accordo tra SACE e il consiglio delle camere di commercio saudite per promuovere il rafforzamento dei rapporti economici e commerciali bilaterali e valutare opportunità di business future per le imprese italiane.

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SACE, società specializzata nell’export credit che insieme a SIMEST costituisce il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP (Cassa Depositi e Prestiti), ha siglato un accordo di cooperazione con il Council of Saudi Chambers, l’organizzazione che riunisce tutte le camere di commercio saudite. 

Con questa intesa le parti intendono rafforzare le relazioni economiche e commerciali bilateralli e individuare opportunità di business transfrontaliere per le imprese dei due Paesi in settori chiave per lo sviluppo del programma Vision 2030.  

Approvato dal Consiglio dei Ministri il 25 aprile 2016, Vision 2030, va ricordato, costituisce il piano economico saudita per i prossimi anni, che prevede, tra le altre cose, riforme strutturali, privatizzazioni, sviluppo delle piccole e medie imprese e promozione dell'export non petrolifero.

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Dopo gli Emirati Arabi, ricorda SACE, l’Arabia Saudita è il secondo mercato di destinazione per l’export italiano nel Golfo, con 4 miliardi di euro di beni spediti. Le esportazioni italiane in territorio saudita riguardano principalmente i settori:

• meccanica (34%), 
• estrazione (14%),
• metalli (7%).

La società del Gruppo CDP prevede che, alla luce del programma post-petrolifero Vision 2030, nei prossimi anni si apriranno “importanti opportunità per le imprese italiane” nei settori:

• infrastrutture, 
• costruzioni,
• turismo.

Proprio in questi comparti, oltre che in quello tradizionale di oil&gas, SACE sta già valutando in Arabia Saudita nuovi progetti dal valore di 1,6 miliardi di dollari.

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Photo credit: B.alotaby