Export - come si chiude il 2017 per Made in EU e Made in Italy?
Gli uffici statistici di UE e Italia, Eurostat e Istat, fanno il punto sull'export a fine 2017. Rispetto al 2016 migliorano le performance dell'area euro ma non quelle dell'Unione a 28. Buoni i dati delle esportazioni italiane, che chiudono l'anno in positivo e schizzano in Cina e Russia.
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Export: cresce dall'area euro ma scende dall'UE
La prima stima dell'Ufficio statistico europeo Eurostat sull'export di beni dall'area euro verso il resto del mondo risulta, a dicembre 2017, pari a 180,7 miliardi, con un incremento dell'1% rispetto a dicembre 2016, quando la cifra era di 179 miliardi. Tenendo conto del dato sulle importazioni dai Paesi non appartenenti alla moneta unica - 155,3 miliardi euro - l'Eurozona registra nell'ultimo mese dell'anno un surplus nell'interscambio con il resto del mondo di 25,4 miliardi di euro.
In crescita anche il commercio all'interno dell'area euro che a 2017 ha toccato quota 142,4 miliardi, con un incremento del 2,8% rispetto a dodici mesi prima.
Non altrettanto positivi sono i dati per l'UE a 28. La prima stima sulle spedizioni extra UE di beni a dicembre 2017 risulta, infatti, di 160,6 miliardi, in calo del 2,7% rispetto a dicembre 2016, quando l'export valeva 165 miliardi.
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Made in Italy: 2017 si chiude in positivo. Cina tra mercati più in crescita
Per quanto riguarda la situazione italiana, l'ultima analisi dell'Istat mostra, a dicembre 2017, una crescita del 2% dell'export rispetto al medesimo mese dell'anno precedente.
Complessivamente, rispetto al 2016, lo scorso anno sono cresciute sia le esportazioni (+7,4% in valore e +3,1% in volume) che le importazioni (+9% in valore e +2,6% in volume). All'aumento dell’export, si legge nel documento dell'Istat, concorrono “entrambe le aree di sbocco: +8,2% per i paesi extra Ue e +6,7% per i Paesi Ue”. Tenuto conto di export e import, dunque, la bilancia commerciale italiana registra un surplus commerciale di 47,5 miliardi di euro.
Sempre nel 2017 tra i mercato di sbocco del Made in Italy risultano in decisa crescita la Cina (+22,2%), la Russia (+19,3%), la Spagna (+10,2%), gli Stati Uniti (+9,8%), la Svizzera (+8,7%) e, in misura minore, la Germania (+6,0%) e la Francia (+4,9%).
Da un punto di vista settoriale, poi, a contribuire maggiormente all’incremento dell’export sono:
- articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+16,0%),
- autoveicoli (+11,3%),
- sostanze e prodotti chimici (+9%),
- metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+8,7%),
- prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7,5%).
L'ufficio nazionale di statistica segnala, infine, una crescita – seppur minore – dell'export di prodotti delle altre attività manifatturiere (+5,7%) e di macchine e apparecchi n.c.a. (+5,4%).
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