Il CETA compie un anno: primi impatti dell'accordo sugli scambi UE-Canada
Il 21 settembre 2018 si celebra il primo anniversario dell'entrata in vigore provvisoria del CETA. Ecco cosa dicono i dati sul libero scambio UE-Canada dopo i primi dodici mesi di vita dell'accordo commerciale.
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A un anno dall'entrata in vigore provvisoria del CETA, l'accordo economico e commerciale globale tra l'Unione europea e il Canada, la Commissione europea fa il punto sul trend degli scambi tra le due aree.
Oltre ad aver rimosso praticamente tutti i dazi doganali prima esistenti, spiega Bruxelles, l'intesa ha dato una spinta ai rapporti economici tra UE e Canada, offrendo una "preziosa certezza giuridica per le imprese europee che desiderano esportare".
Benchè sia ancora presto per trarre conclusioni definitive al riguardo, i primi risultati sul commercio bilaterale, continua la nota della Commissione, puntano nella giusta direzione. Le statistiche disponibili - che coprono il periodo tra ottobre 2017 e giugno 2018 – mostrano un aumento del 7% dell'export UE verso il Canada su base annua.
I dati diffusi da Bruxelles mostrano che alcuni settori stanno andando particolarmente bene rispetto agli altri. Le macchine e gli apparecchi meccanici, che rappresentano un quinto delle esportazioni dell'UE verso il Canada, sono in aumento dell'8%. I prodotti farmaceutici, che coprono una quota del 10% dell'export comunitario verso il Paese nordamericano, sono cresciuti del 10%. E cresciuti sono anche i comparti di mobili (+10%), profumi e cosmetici (+11%), calzature (+8%) e abbigliamento (+11%).
Anche in termini di prodotti agricoli, ci sono alcuni dati incoraggianti: le esportazioni di frutta e noci sono aumentate del 29%, quelle di cioccolato del 34%, le vendite di vini spumanti dell'11% e quelle del whisky del 5%.
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Di ben altra opinione l'europarlamentare 5stelle Tiziana Beghin, che ha commentato il primo anniversario del CETA durante l'inaugurazione della 12a edizione del Salone del Gusto di Torino. A un anno dalla firma dell'accordo, ha affermato l'eurodeputata, “le perplessità sollevate da numerosi operatori del settore sono confermate”.
Secondo i dati Istat, ha spiegato Beghin, nell’ultimo trimestre del 2017 le esportazioni in valore verso il Canada sono risultate in crescita dell’8,5%, ben al di sotto del 12,5% fatto registrare nello stesso periodo nell’anno precedente l’entrata in vigore del trattato.
Il CETA, ha concluso la deputata UE, crea benefici solo per le grandi multinazionali e abbandona al proprio destino le piccole e medie imprese.
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