Intelligenza artificiale - PE, strategia per politica industriale
Gli investimenti nell'intelligenza artificiale dovrebbero essere integrati da finanziamenti dell'UE, provenienti ad esempio dalla BEI. E’ questa una delle proposte lanciate dal Parlamento europeo per la politica industriale in materia di robotica e intelligenza artificiale.
> Horizon 2020: via alla piattaforma UE su intelligenza artificiale
Il Parlamento europeo ha adottato questa settimana la relazione sulla politica industriale europea globale in materia di robotica e intelligenza artificiale, definendo una serie di linee guida per lo sviluppo e l’applicazione delle nuove tecnologie in Europa.
> Intelligenza artificiale - commenti alle linee guida per codice etico
Percorsi tecnologici verso l'intelligenza artificiale e la robotica
Nella relazione gli eurodeputati ricordano che l'Europa vanta una comunità di ricerca sull'intelligenza artificiale fra le migliori al mondo, accogliendo con favore la proposta della Commissione UE di stanziare 2,5 miliardi di euro - nell’ambito del programma Europa digitale 2021-2027 - a favore dell’IA.
Tuttavia nell'Unione i ricercatori continuano a percepire una retribuzione notevolmente inferiore rispetto ai colleghi statunitensi e cinesi, divario che li spinge ad abbandonare l'Europa; il Parlamento europeo chiede quindi alla Commissione UE e agli Stati membri di impegnarsi ad attrarre i migliori talenti nelle aziende europee, creando condizioni di lavoro più interessanti.
Investimenti per l’IA
Sul fronte degli investimenti gli europarlamentari ritengono che gli Stati membri e la Commissione europea dovrebbero essere incoraggiati ad investire nella ricerca sull’intelligenza artificiale e sulla robotica, definendo le priorità di sviluppo.
Si tratta di investimenti che possono presentare un significativo grado di incertezza e dovrebbero quindi essere integrati da finanziamenti dell'UE, provenienti ad esempio dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), a titolo del Fondo europeo per gli investimenti (FEI) o attraverso il programma InvestEU e il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), che possono contribuire alla condivisione dei rischi.
L’Europarlamento esorta la Commissione UE a non consentire il finanziamento dei sistemi d'arma basati sull'intelligenza artificiale, escludendo dai finanziamenti europei le imprese che svolgono attività di ricerca e sviluppo sulla coscienza dell'intelligenza artificiale.
Politica industriale
Secondo il Parlamento europeo, il sostegno pubblico all'intelligenza artificiale si dovrebbe concentrare su quei settori strategici in cui l'industria europea ha maggiori possibilità di svolgere un ruolo di primo piano a livello globale, tra cui: salute, energia e trasporti.
In ambito sanitario, infatti, l’IA ha già avuto un'incidenza sul benessere, la prevenzione, la diagnosi e la ricerca e possiede le potenzialità per sviluppare nuove procedure di assistenza personalizzata. Con riferimento al settore energetico, invece, l’IA consente non solo di migliorare il consumo in termini di efficienza e risparmio, ma anche di accelerare la transizione energetica verso fonti rinnovabili.
Applicata al settore dei trasporti, poi, l’IA ha favorito l'introduzione di treni e veicoli a motore autonomi, che rappresentano grandi opportunità sia per le grandi aziende tecnologiche che per le PMI.
Nella relazione gli eurodeputati osservano che la sicurezza informatica costituisce un aspetto importante dell'intelligenza artificiale, invitando la Commissione UE a valutare l'uso di applicazioni di cibersicurezza basate sulla tecnologia blockchain che migliorino la resilienza, l'affidabilità e la solidità delle infrastrutture di intelligenza artificiale.
> Intelligenza artificiale - Bruxelles lancia un Piano per cooperazione UE
o