Commercio UE - Paesi euromed: regole d’origine piu’ flessibili
Gli scambi commerciali tra l’UE e i Paesi euro-med dovrebbero diventare più semplici. La Commissione, infatti, ha adottato un pacchetto di proposte che modernizzano gli accordi commerciali preferenziali dell'Unione con 20 partner commerciali, rendendo più flessibili le "regole di origine".
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Aumentare gli scambi commerciali tra l’UE e i paesi vicini, rendere più competitive le imprese europee e rafforzare le catene del valore nell’area euro-mediterranea. Sono questi, in buona sostanza, gli obiettivi del pacchetto di proposte sulle regole d’origine adottato dalla Commissione europea e adesso al vaglio del Consiglio.
Una volta operative, infatti, le novità sulle regole d’origine renderanno più facile per i prodotti beneficiare delle preferenze commerciali, aumentando le chance di commercio internazionale e la competitività dei prodotti.
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Cosa sono le regole d’origine e perchè sono importanti per gli scambi commerciali
Le "regole di origine" definiscono la “nazionalità economica” di una merce scambiata a livello internazionale, consentendo o meno ad un prodotto di beneficiare di un trattamento preferenziale previsto da un accordo commerciale.
A seconda della “nazionalità economica” attribuita al prodotto, infatti, la merce ha la possibilità (o meno) di essere importata con dazi più bassi (o addirittura a dazi zero), diventando in tal modo più competitiva.
Le regole d'origine sono quindi un insieme di criteri che valutano ad esempio la lavorazione locale minima, i contenuti o il valore aggiunto. A seconda che un prodotto risponda o meno a questi criteri, adotta una certa nazionalità economica e, pertanto, entra o esce dai diversi accordi commerciali siglati dall’UE.
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Quali sono le principali novità delle regole di origine?
Tra le ventuno proposte della Commissione, una delle più interessanti prevede che le operazioni a "valore aggiunto" necessarie affinché un bene abbia diritto all'origine preferenziale possano essere suddivise tra diversi Paesi che applicano le regole riviste. Si tratta del "cumulo completo" ed è un’operazione che facilita l'integrazione delle catene di approvvigionamento all'interno della zona PEM.
Un altro elemento positivo riguarda, poi, l’aumento delle flessibilità e della facilità di rispettare le regole d’origine. Ad esempio, infatti, saranno aumentate le soglie per l'uso di materiali o componenti non originari.
Per la maggior parte dei prodotti, inoltre, sarà revocato l'attuale divieto di restituzione dei dazi. Pertanto i dazi pagati sui componenti importati, incorporati nei prodotti esportati, potranno essere rimborsati. Ciò promuoverà la competitività degli esportatori dell'UE.
Altri novità positive interesseranno invece la logistica. L'attuale regola del "trasporto diretto" (che rende molto difficile per le merci in transito in un Paese straniero mantenere la propria origine preferenziale) sarà infatti sostituita con una regola più flessibile di "non manipolazione".
Quali Paesi-partner commerciali sono interessati dalle nuove regole e da quando?
Il pacchetto approvato dalla Commissione è destinato ad incidere sugli accordi bilaterali dell'UE con venti partner commerciali (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Isole Fær Øer, Turchia, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Palestina, Georgia, Repubblica di Moldova, Ucraina, Albania, Bosnia ed Erzegovina, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia e Kosovo).
Le nuove regole potrebbero entrare in vigore in alcuni Paesi già nella prima metà del 2021. Molto dipenderà dalla velocità con cui il Consiglio adotterà le proposte della Commissione e poi dal successivo dialogo della Commissione con i singoli partner commerciali sull'introduzione delle nuove regole nei protocolli di origine degli accordi.
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L’uso delle nuove regole sarà facoltativo
Il pacchetto di novità sulle regole di origine rappresenta di fatto un passo verso la modernizzazione della Convenzione PEM (Convenzione regionale sulle regole di origine preferenziali paneuromediterranee).
Dal 2012, infatti, è stato avviato un processo di revisione della Convenzione, che però ha ancora tempistiche troppo incerte.
Considerando quindi la crisi economica causata dal Covid, la necessità di rivitalizzare gli scambi commerciali, ma anche l’adozione di trade agreement più moderni (come quello con il Canada) che includono già regole di origine più flessibili, la Commissione ha ritenuto necessario procedere intanto ad una modernizzazione delle regole anche per gli scambi con i Paesi euromed, nell'attesa che la negoziazione sulla PEM vada in porto.
Una volta che le nuove regole saranno operative, la Convenzione PEM rimarrà comunque in piena applicazione.
Le nuove regole di origine, infatti, potranno essere usate a discrezione delle aziende a seconda della convenienza. Il loro utilizzo, quindi, sarà una possibilità aggiuntiva e non un obbligo.
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