Dal Piano Colao le direttrici per la digital transition italiana
Il sentiero, già tracciato nel 2020 dal neo ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, fa leva su una serie di priorità, tra cui la diffusione della banda ultralarga e la digitalizzazione della PA.
Per capire le prossime mosse del Governo Draghi è bene rileggere il Piano Colao
Le aree prioritarie per la sostenere la transizione digitale dell’Italia sono state illustrate nei giorni scorsi da Colao nel corso di un evento organizzato dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS).
Dal Piano Colao alla nuova agenda digitale italiana: 5 priorità
L’agenda digitale del neo ministro ricalca in parte una serie di interventi già presentati a giugno del 2020 - dalla task force di cui Colao era a capo - all’ex-premier Giuseppe Conte: il documento “Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022”, il cosiddetto Piano Colao.
Le aree di intervento prioritarie sono cinque: banda ultralarga, PA, sanità, istruzione e ricerca, cybersicurezza.
La diffusione delle connessioni veloci in tutto il territorio nazionale è la pre-condizione necessaria per traghettare l’Italia verso un futuro digitale. Si tratta di una priorità già presente nel Piano Colao e nelle bozze del PNRR, ribadita anche dal premier Draghi all’inizio del suo mandato.
Dall’accesso alla banda ultralarga dipende infatti il buon funzionamento di tutti quei servizi digitali che - dall’inizio dell’emergenza sanitaria - sono diventati vitali per cittadini, imprese e famiglie, basti pensare alla didattica a distanza o allo smart working.
Fronte PA, Colao ha posto l’accento sul passaggio al cloud, sulla diffusione dell’identità digitale e sulla necessità di definire una strategia nazionale per la gestione e l’analisi dei dati.
Si tratta di interventi che hanno un legame molto stretto con la sanità, il settore che da più di un anno è in prima linea nella lotta al Covid-19. In questo ambito il ministro intende puntare sul fascicolo sanitario digitale e l’assistenza remota, diffondendoli in maniera omogenea in tutto il paese.
Anche per l’istruzione e la ricerca, Colao è andato a ripescare una serie di azioni proposte lo scorso anno, a partire dal rafforzamento delle competenze tecnologiche, cui si aggiunge una revisione del sistema degli Istituti tecnici superiori (Its).
Il ministro, poi, vuole sostenere la creazione di hub di innovazione tra pubblico, privato e mondo accademico, senza dimenticare i dottorati e la ricerca di alto livello, soprattutto nelle regioni del Sud.
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