Dal MASE, la consultazione per semplificare il meccanismo dei certificati bianchi

 

Foto di Michael Förtsch da UnsplashIl Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato una consultazione pubblica sull’aggiornamento del meccanismo dei certificati bianchi, il sistema di incentivi per imprese e privati basato sullo scambio di titoli negoziabili che certificano i risparmi energetici conseguiti negli usi finali di energia.

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La consultazione del MASE arriva in un momento in cui l’evoluzione del quadro normativo comunitario (ne sono un esempio la “Direttiva case green” e la direttiva aggiornata sull’efficienza energetica) e altre dinamiche del mercato degli incentivi per l’efficienza energetica hanno dato nuovo slancio al tema dei certificati bianchi (o “Titoli di Efficienza Energetica - TEE).

A inizio ottobre, inoltre, la questione dei TEE è stata discussa anche in occasione della presentazione della proposta contenuta nel Piano Strutturale di Bilancio di medio termine (PSB) - approvato lo scorso 9 ottobre da Camera e Senato - in cui è emersa la possibilità di “creare un mercato per i certificati bianchi per il settore residenziale civile”, “anche eventualmente prevedendo meccanismi di premialità per gli interventi effettuati da famiglie in condizioni di povertà energetica”. Tale ipotesi, sottolinea il MASE nel documento, “richiede l’adozione di una norma di legge che individui specifici criteri e indirizzi per il potenziamento del meccanismo dei certificati bianchi nel settore residenziale civile. Tale previsione non è pertanto oggetto del presente documento”. 

Con l’avvio della consultazione, invece, il ministero intende aggiornare il sistema che certifica il conseguimento di risparmi negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento dell’efficienza, semplificandolo e potenziandolo (ad esempio incrementando le tipologie di progetti ammissibili e snellendo le procedure di accesso agli incentivi per i beneficiari). 

Il sistema dei certificati bianchi

Introdotto in Italia nel 2005 e gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), il sistema dei certificati bianchi è il principale meccanismo di incentivazione dell’efficienza energetica nel settore industriale, delle infrastrutture a rete, dei servizi e dei trasporti (ma può riguardare anche il settore civile e misure comportamentali). 

Tale sistema consiste nello scambio di titoli negoziabili - il cui valore economico è definito nelle sessioni di scambio sul mercato - che certificano il conseguimento dei risparmi di energia primaria espressi in Tonnellate Equivalenti di Petrolio risparmiate (TEP) e realizzati attraverso progetti finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica negli usi finali dell’energia. 

Lo scambio dei TEE avviene tra soggetti obbligati, cioè i distributori di energia elettrica e gas naturale con più di 50mila clienti, e altri soggetti volontari, di solito Società di servizi energetici (ESCO - Energy Service Company) o società che abbiano nominato un esperto in gestione dell’energia (EGE) certificato. Per raggiungere gli obiettivi quantitativi nazionali annui di incremento dell’efficienza energetica, i distributori possono realizzare direttamente i progetti di efficienza energetica per cui vengono riconosciuti i TEE dal GSE. Oppure possono acquistare i titoli dai soggetti volontari, tramite le negoziazioni sul mercato dei TEE gestito dal Gestore dei Mercati Energetici (GME) o attraverso transazioni bilaterali. 

Le proposte di aggiornamento del MASE del sistema dei certificati bianchi

La consultazione sul meccanismo dei certificati bianchi del MASE è costituita da 10 proposte di revisione normativa, che fungano da base per predisporre uno schema di decreto e atti amministrativi-tecnici attuativi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico.

La prima proposta riguarda "l'aggiornamento del meccanismo relativo ai TEE virtuali e al cap”, introdotti nel 2018 per rispondere alle difficoltà di funzionamento del sistema dei certificati bianchi connesse alle dinamiche di mercato che avevano evidenziato uno squilibrio fra domande e offerta di TEE. “Posto che appare ormai superata la fase congiunturale che ha portato alla necessità di introduzione del cap e dei certificati bianchi virtuali in quanto il mercato ha raggiunto una condizione di quasi equilibrio tra la domanda e l’offerta di certificati bianchi”, si legge nel documento del MASE, “si propone l’eliminazione di tali elementi o la loro eventuale sostituzione con strumenti alternativi, meno impattanti sulle dinamiche di mercato, qualora si ravveda l’esigenza di continuare a mantenere condizioni di flessibilità nella possibilità di conseguimento dell’obbligo minimo annuo da parte dei soggetti obbligati”. 

La seconda proposta, invece, prevede l’adeguamento della vita utile dei progetti di “sostituzione” - che attualmente è inferiore - alla vita utile dei progetti di “nuova installazione”. Collegata alla vita utile dei progetti anche la terza proposta, che introduce la possibilità di incrementare la vita utile di alcuni interventi ammissibili, tra cui ad esempio “i progetti che prevedono esternalità ambientali positive legate ad un utilizzo efficiente delle risorse primarie, attraverso una limitazione dell'impiego delle stesse e uno sfruttamento di risorse energetiche gratuite”.

Sempre nell’ottica del potenziamento del meccanismo rendendo ammissibili un maggior numero di progetti, un’altra proposta del MASE consiste nell'introduzione di “nuovi interventi incentivabili”. “Con l’aggiornamento della tabella dei progetti ammissibili”, scrive il dicastero, “sarà possibile incentivare un maggior numero di progettualità incrementando la diffusione degli interventi in ulteriori ambiti e settori, con l’obiettivo di incrementare l’efficienza energetica”. Tra i nuovi interventi incentivabili proposti, l’efficientamento delle reti idriche nel settore reti, servizi e trasporti, o l’installazione di impianti solari termici nell’ambito del settore civile (residenziale, terziario) e agricolo.

Tra i suggerimenti del ministero, anche “l’aggregazione di più interventi con Soggetti Titolari diversi in un unico progetto”, al fine di consentire un aumento del numero di progetti ammissibili al meccanismo “dando modo a quei progetti che non raggiungono la soglia minima di poter essere presentati anche nel caso in cui il relativo Soggetto Titolare non abbia in programma altri interventi da poter unire in un'unica proposta”.

E ancora, il MASE propone di “permettere l’inizio delle misure ex ante anche a valle della data di avvio del progetto purché permangano, anche in seguito alla stessa, le condizioni impiantistiche ex ante sulle quali andare ad effettuare le misurazioni (ad esempio nel caso di consegna del componente ed installazione differita rispetto al momento della consegna)”. Attualmente, infatti, la possibilità di costruire la baseline è vincolata al fatto di iniziare le misure ex ante prima della data di avvio del progetto ed eventualmente proseguire con le misurazioni entro e non oltre la data di avvio. “Tale modifica”, spiega il MASE, “consentirebbe l’accesso al meccanismo dei certificati bianchi anche a quelle progettualità che, alla data di avvio del progetto, non dispongono dei dati ex ante, dando la possibilità, ove possibile, di avviare le misure ante intervento successivamente la data di avvio del progetto”.

Infine, tra le proposte del ministero, “l'aggiornamento della Guida Settoriale sui trasporti” pubblicata nel maggio 2022; “l’eliminazione delle schede di Progetto a Consuntivo” riguardanti molteplici ambiti (tra cui pompe di calore, illuminazione pubblica e privata e caldaie), che avrebbero appesantito la documentazione da trasmettere e i tempi di istruttoria per la concessione degli incentivi; la “semplificazione dell’individuazione del campione rappresentativo nei Progetti Standardizzati”; “l’introduzione di un termine perentorio per la presentazione di prime RVC-C (richiesta di verifica e certificazione) associate a PPPM (proposte di progetti e programmi di misura) accolte ai sensi del D.M. 28 dicembre 2012”, con l’obiettivo di “contemperare sia gli interessi dei soggetti obbligati che quelli della pubblica amministrazione in termini di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa”.

Le tempistiche per partecipare alla consultazione sui certificati bianchi

Al fine di raggiungere il proprio scopo, cioè di aggiornare il meccanismo, il MASE invita tutti i soggetti pubblici e privati - destinatari in modo diretto e indiretto degli effetti giuridici degli obblighi nazionali di risparmio energetico dettati dal decreto 11 gennaio 2017 e simili - nonché tutti i soggetti in grado di fornire un contributo utile al miglioramento della disciplina dei TEE, a partecipare alla consultazione, inviando osservazioni e commenti sulle proposte di revisione della normativa nazionale e degli atti amministrativi tecnici. I partecipanti hanno tempo fino al prossimo 20 novembre per rispondere ai quesiti della consultazione. 

Una volta ricevuti i contributi dei soggetti che hanno risposto alla consultazione, il MASE procederà all’analisi delle osservazioni e dei commenti, con l’obiettivo di predisporre uno schema di decreto e gli atti amministrativi-tecnici attuativi, che perseguano gli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico per definire una traiettoria coerente con le previsioni del PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima). Il ministero, inoltre, pubblicherà un “resoconto della consultazione”.

Per maggiori informazioni, consulta il testo della consultazione MASE sui certificati bianchi

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