EIT Culture & Creativity, aumentano gli sforzi per promuovere le industrie culturali e creative
L'EIT Culture & Creativity (EIT C&C) ha firmato un accordo settennale con l'Istituto europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT). Valido fino al 2030, l'intesa servirà a sbloccare fondi per lanciare nuovi bandi che possano supportare progetti innovativi nei settori culturale e creativo in grado di autosostenersi e con impatto a lungo termine.
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Con questa nuova intesa, firmata lo scorso 11 dicembre dall'EIT Culture & Creativity con il più grande ecosistema di innovazione d'Europa, si andranno a liberare risorse da fonti pubbliche e private per alimentare programmi di istruzione trasformativa, innovazione, creazione di imprese e trasformazione sociale.
L'obiettivo finale del 'partnership agreement', infatti, è quello di posizionare cultura e creatività come motori del progresso economico, ambientale e sociale dell'Europa. Per raggiungerlo, è necessario ripensare i meccanismi di competitività e sviluppo di vari comparti, orientandoli verso una crescita sostenibile.
"Con un fatturato di 643 miliardi di euro (al 2019), i settori e le industrie culturali e creative si classificano tra i primi cinque settori in Europa, insieme all'automotive e all'agricoltura. Con EIT Culture & Creativity, questa potenza economica può ora sbloccare il suo potenziale di innovazione per l'Europa, ad esempio per gestire la fast fashion o preservare il patrimonio o ridurre l'impronta di carbonio dell'architettura", hanno affermato Anette Schaefer e Bernd Fesel, entrambi CEO dell'EIT C&C.
Cos'è e come funziona l'EIT Culture & Creativity
L'EIT Culture & Creativity è la nona Comunità della conoscenza e dell'innovazione (in inglese 'Knowledge and Innovation Community - KIC') promossa dall’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) con l’obiettivo di favorire un ecosistema sostenibile nel settore delle industrie culturali e creative europee (Culture and Creative Sector and Industries CCSI).
Lanciata nel 2021 e operativa dal 2023, l'EIT Cultura e Creatività è un partenariato che coinvolge piccole e medie imprese operanti nel settore, ma anche organizzazioni di istruzione superiore e di centri di ricerca, con l'obiettivo di rafforzare il loro potenziale di resilienza e innovazione in ambito artistico e culturale.
Il consorzio è guidato dall’istituto tedesco Fraunhofer-Gesellschaft e composto da oltre 50 partner europei, tra cui Fondazione Cariplo, ARTER, Fondazione Fitzcarraldo, CNR, MateraHub e ETT spa, lo IULM di Milano e l’Università di Bologna.
Per approfondire: EIT, tutto quello che c'è da sapere sulla KIC per i settori culturali e creativi
Cosa prevede la partnership con l'EIT fino al 2030
Come già detto in premessa, l'accordo di partnership, della durata di sette anni, avrà come effetto a catena quello di finanziare progetti innovativi lontani dalle logiche tipiche dei finanziamenti a breve termine (o 'short-term project funding').
Con i fondi sbloccati dall'intesa, l'EIT Culture & Creativity lancerà entro il 2030 delle 'continent-wide calls for proposals', invitando università, aziende, organizzazioni di ricerca, città e istituzioni culturali a sviluppare soluzioni durature. Che si tratti di nuovi prodotti, startup o programmi educativi, l'attenzione è rivolta a idee che possono autosostenersi e creare un impatto a lungo termine.
Parlando dell'intesa tra la KIC Cultura e Creatività e l'EIT, Martin Kern, direttore dell'EIT, ha affermato: "Questa pietra miliare segna la base per i settori e le industrie culturali e creative d'Europa per sviluppare le proprie competenze di innovazione, far crescere le proprie idee migliori e sviluppare nuove start-up rivoluzionarie. Non vediamo l'ora di vedere EIT Culture & Creativity crescere e generare impatto negli anni a venire".
Al centro del 'partnership agreement' ci sono cinque settori chiave, ciascuno con un proprio potenziale intrinseco per rimodellare l'Europa in modo sostenibile:
- Architettura: per aiutare gli architetti ad adottare pratiche circolari ed etiche;
- Media audiovisivi: per sviluppare prodotti e servizi basati su tecnologie responsabili e affidabili;
- Patrimonio culturale: per rafforzare la coesione sociale attraverso un maggiore coinvolgimento con le istituzioni e le pratiche culturali UE;
- Moda: per promuovere un design sostenibile mirato a contrastare il fenomeno del 'fast fashion';
- Gaming: per supportare le PMI nell'integrazione di intelligenza artificiale, 'no-code tools' e pratiche digitali etiche.
Per assicurare una copertura pan-europea e la migliore accessibilità per gli innovatori e creativi del settore, sono attualmente operativi 6 Centri di co-locazione (CLC) a Amsterdam (Paesi Bassi), Barcellona (Spagna), Bologna (Italia), Helsinki (Finlandia), Košice (Slovacchia) e Vienna (Austria). Questi hub avranno il compito di ascoltare le esigenze dei sistemi locali e regionali, fornendo servizi adatti a ciascuna realtà e ai gruppi di stakeholder, in modo che le storie di successo su piccola scala possano essere da esempio per altre realtà in tutta l'Europa.
L'approccio della KIC all'innovazione e all'imprenditorialità aiuterà i settori culturali ad adattarsi ai grandi cambiamenti della nostra società, come le transizioni gemelle 'green' e 'digital', promuovendo al contempo diversità e inclusione. Come ha sottolineato Niccolò Caderni, presidente del Consiglio di Sorveglianza, "aiutando le industrie creative a crescere, EIT Culture & Creativity dimostrerà che la cultura può anche essere una via verso la prosperità. Finanziando questa comunità diffusa ma finora scollegata, l'UE ha creato la più grande iniziativa di questo tipo in tutto il mondo, consentendo ai nostri imprenditori culturali e creativi di svolgere un ruolo cruciale nel plasmare la società".
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