Toscana: accordo di sviluppo con la Cina
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha firmato un accordo di collaborazione sull'innovazione con il ministro cinese della ricerca e tecnologia, Wan Gang, che prevede la creazione di un centro di ricerca e di scambio tecnologico, per investimenti di alta qualità e vantaggioso per entrambe le parti. L'intesa, di durata triennale, è stata raggiunta nell’ambito della stipula di 14 accordi economici bilaterali tra imprenditori italiani e cinesi, per oltre 3 miliardi di dollari.
L’obiettivo è rafforzare la collaborazione nel campo dell’innovazione tra Italia e Cina, integrando, non solo i tratti distintivi dello sviluppo nei due paesi, ma anche le risorse.
"E’ un accordo di collaborazione che consentirà alla Toscana e alle sue imprese di stare al passo con le novità. Noi ci auguriamo anche di anticiparle, e comunque di stare collegati con i settori più avanzati della ricerca" ha commentato il presidente Rossi.
Entrando nello specifico, si è discusso di un futuro centro per il tessile e per i materiali localizzato a Prato, che "aiuterà la qualificazione dei prodotti, ma potrebbe anche aiutare l’emersione delle imprese dal sommerso e quindi l’integrazione, per un distretto del tessile di nuovo competitivo" ha proseguito, nonchè dello sviluppo della ricerca sulla meccanica, le biotecnologie, le tecnologie per l’informazione e la comunicazione.
Si vogliono attrarre investimenti di qualità, partendo dalla ricerca e dall’università, e far crescere, così, il distretto e tutta la Regione. Si profila in particolare la collaborazione con l’università più importante della Cina per quanto riguarda la specializzazione nel tessile, la Donghua di Shangai.
A metà luglio 2011 il presidente Rossi sarà in Cina per dare un seguito operativo all’accordo, verificare la composizione del team misto che organizzerà la nuova collaborazione e definire le attività che verranno realizzate con risorse italiane e cinesi.
Tra i diversi progetti previsti, il prossimo mese di novembre verrà inaugurata la prima edizione della scuola di alta formazione in sanità, promossa dal governo cinese, interessato allo sviluppo della sanità pubblica e al modello proposto dalla Toscana, tanto da inviare i propri dirigenti sanitari a frequentare i corsi della nuova scuola.
Inoltre, si apriranno canali commerciali di prodotti toscani in Cina attraverso l’allestimento di una piattaforma elettronica.
Viene incoraggiata la cooperazione tra piccole e medie imprese.
Infine, sono previste alleanze tra università, istituti e compagnie di ricerca, congiunti centri di ricerca e sviluppo per apportare migliorie all’industria tradizionale e dare una spinta all’industria nascente e alle nuove aree di sviluppo. Tra le priorità c’è anche il lancio di collaborazioni tra i parchi industriali ad alto valore tecnologico e la costruzione di incubatori e centri di trasferimento tecnologico.
I risultati scientifici e tecnologici, si precisa nell’accordo, saranno condivisi, come la proprietà intellettuale.
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