Agenda digitale: dalla Commissione nuove regole per identificazione e firma elettroniche
L'Ue muove un passo avanti verso la realizzazione del mercato unico digitale: la Commissione europea ha presentato un regolamento che mira a semplificare il ricorso alle transazioni elettroniche nell'Ue, garantendo sicurezza agli utenti e risparmi agli Stati membri. Grazie alle nuove regole, cittadini e imprese potrebbero accedere, tramite i propri regimi nazionali di identificazione elettronica (eID), ai servizi pubblici di tutti i paesi in cui l'eID è disponibile, dalle università alla sanità agli uffici anagrafici.
L'adesione al sistema di identificazione europeo è libera: ciascuno stato potrà decidere se parteciparvi o meno. Inoltre, la Commissione non ha previsto una eID europea, né una banca dati comune.
Più semplicemente, il paese che decide di aderire al regime, dovrà consentire a tutti i cittadini europei l'accesso ai servizi pubblici tramite eID, già previsto a livello nazionale.
Questo significa, ad esempio, che uno studente europeo potrà iscriversi all'università in un diverso paese dell'Ue presentando i documenti in modalità telematica o che un'impresa attiva in uno stato potrà partecipare ad un appalto pubblico in un altro, trasmettendo via Internet la propia offerta.
Il progetto di regolamento rientra tra le azioni dell'Atto per il mercato unico e riprende la via già prospettata dalla Commissione nel piano d’azione sull’eGovernment 2011-2015, nella tabella di marcia dell’Unione europea per stabilità e la crescita e nell'Agenda digitale europea.
Links
Proposta di regolamento
Atto per il mercato unico
Piano d'azione sull'eGovernment 2011-2015
Tabella di marcia per la stabilità e la crescita
Agenda digitale
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