Sace-Unicredit: 300 milioni di euro per l'internazionalizzazione delle Pmi
Rafforzare la presenza di piccole e medie imprese italiane all'estero. Con questo intento, Sace e Unicredit hanno stipulato un accordo che mette a disposizione 300 milioni di euro da investire in nuovi impianti e attrezzature, promozione e pubblicità, tutela di marchi e brevetti, partecipazione a fiere internazionali e joint venture con aziende straniere.
In base all'intesa, gli imprenditori che aspirano ad espandere il loro business al di fuori dei confini italiani potranno ricevere finanziamenti tra 100 mila e 5 milioni di euro, con durata tra 3 e 5 anni, erogati da Unicredit in forma di mutuo chirografario - senza garanzie quali pegno, ipoteca, fideiussione o anticresi - e coperti da Sace fino al 70%.
Ampio lo spettro di investimenti da mettere in campo in tutto il mondo:
- acquisto, riqualificazione o rinnovo di impianti, macchinari, attrezzature industriali e commerciali;
- tutela di marchi e brevetti, pubblicità e promozione;
- ricerca, sviluppo e partecipazione a fiere internazionali;
- acquisizione di partecipazioni non finanziarie all’estero;
- acquisto di terreni e loro riqualificazione, immobili e loro ristrutturazioni;
- accordi di cooperazione e di joint venture con aziende estere.
A beneficiare delle agevolazioni saranno sia le piccole e medie imprese (Pmi) - con meno di 250 dipendenti e fatturato annuo non superiore ai 50 milioni di euro - che le aziende che contabilizzano annualmente una somma inferiore ai 250 milioni. In ogni caso, dovranno aver già avviato attività all'estero che corrispondano ad almeno il 10% del fatturato, pur mantenendo la sede, la direzione, la ricerca e la fetta più consistente della produzione in Italia.
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