Export: accordo Ue-Usa a sostegno delle Pmi
Promuovere la cooperazione transatlantica per sostenere lo sviluppo delle piccole e medie imprese (Pmi) europee e statunitensi. E' questo l'obiettivo dell'accordo siglato, a Roma, tra la US International Trade Administration e la Enterprise Europe Network, le principali organizzazioni di sostegno all'imprenditoria sulle due sponde dell'Atlantico.
Solo il 13% delle Pmi europee esporta al di fuori del mercato unico dell'Ue; e anche le aziende statunitensi di minori dimensioni spesso mancano delle risorse e del know how necessari per accedere ai mercati esteri.
In più, la conoscenza dei programmi e degli strumenti di finanziamento esistenti a supporto dell'internazionalizzazione è piuttosto debole e potrebbe essere migliorata, in Europa come negli Usa, dalla condivisione delle reciproche esperienze nel campo del venture capital e dei programmi di garanzia per i prestiti concessi dal sistema bancario.
A partire da questi presupposti - in linea con la recente lettera di intenti firmata dal vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani e dal vicesegretario al commercio degli Stati Uniti Rebecca Blank - l'intesa individua tre aree di collaborazione:
- la valutazione delle reciproche capacità di entrare nei mercati dei paesi terzi,
- la revisione delle misure di cooperazione per le Pmi, come attività congiunte di promozione e sostegno all'innovazione,
- l'attivazione di misure di tutoraggio e di supporto alle imprese.
"Le Pmi innovative e attive a livello internazionale hanno maggiore succeso e creano posti di lavoro nonostante la crisi economica", ha spiegato il commissario Tajani. "L'iniziativa di oggi dovrebbe aiutarle a estendere le loro attività verso l'altro lato dell'Atlantico. L'economia statunitense sta andando meglio; le Pmi europee non dovrebbero perdere questa opportunità".
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