Concorrenza: Google e Ue sempre più vicini a un accordo
Google e Unione europea dovrebbero aver raggiunto un accordo. Dopo le richieste avanzate dal commissario europeo per la Concorrenza Joaquim Almunia - che chiedeva chiarimenti su presunte “anomalie” riscontrate in alcuni aspetti motore di ricerca – Mountain View e Bruxelles "firmano un armistizio" che evita al primo di andare incontro a un'incriminazione formale per abuso di posizione dominante. Ma, annuncia Almunia, l'Ue continuerà a tenere alta la guardia: "non escludo che in futuro altri aspetti dell'attività di Google possano seguire la strada delle indagini che abbiamo lanciato nel 2010".
A maggio il commissario aveva chiesto al colosso del web di fornire spiegazioni su quattro nodi fondamentali: il rapporto con i motori di ricerca "verticali" o specializzati; l'uso non autorizzato di contenuti di terzi; l'accesso esclusivo alla piattaforma pubblicitaria Adsense; e la portabilità verso l'esterno delle campagne promozionali di Adwords.
A questi vanno aggiunti altri due aspetti del modus operandi dell'azienda fondata da Sergey Brin e Larry Page, che la Commissione reputava poco trasparenti: il favore accordato ai contenuti "firmati Google", più visibili nei risultati di ricerca rispetto a quelli forniti da potenziali concorrenti, e l'imposizione di contratti che avrebbero limitato lo spostamento della pubblicità verso altri motori di ricerca.
Ora Bruxelles e Mountain View dovrebbero aver raggiunto un accordo preliminare: la proposta di intesa di Google coprirebbe tutte le aree oggetti di indagine da parte dell'Antitrust Ue. Ma il caso non può dirsi ancora chiuso e la Commissione fa sapere di voler portare avanti un'indagine parallela sulla presunta posizione dominante di del sistema operativo Android per telefoni cellulari e per i tablet.
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