DEMAT: il 7PQ finanzia la ricerca per macchine utensili sostenibili
La competitività della manifattura europea nel contesto internazionale passa anche per la capacità di realizzare macchine utensili leggere, a basso consumo di energia e riciclabili. Per affrontare questa sfida, il progetto di ricerca DEMAT - Dematerialised Manufacturing Systems: A new way to design, build, use and sell European Machine Tools - ha ottenuto dal Settimo Programma di ricerca dell'Unione (7PQ) circa 3,5 milioni di euro, su un investimento complessivo di 4,7 milioni.
Avere macchine utensili più sostenibili significa ridurre i costi tanto per le imprese, quanto per l'ambiente. Strumenti quali torni, piallatrici, tagliatrici e smerigliatrici consumano infatti molta energia e mettono a dura prova soprattutto le imprese di piccole dimensioni rispetto alla concorrenza di altri attori internazionali.
Il progetto DEMAT punta ad affrontare questo problema attraverso la "dematerializzazione", un processo che dovrebbe ridurre di oltre il 70% il contenuto di materiali senza intaccare la qualità del risultato garantito dai macchinari.
Al momento il team, che riunisce 16 partner provenienti da 7 paesi europei, è arrivato a costruire un modello di fresatrice il 40% più leggera degli strumenti convenzionali per la fresatura, senza diminuire la precisione rispetto agli standard. L'obiettivo, però, è ridurre del 50% gli impatti del ciclo vitale delle macchine utensili, tagliando anche del 60% i tempi tecnici per la loro commercializzazione.
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