Valle d'Aosta: intervista a Cristina Del Favero, funzionario AdG del POR FSE 2014-2020
Vantaggi e criticità della nuova programmazione, effetti pratici della valutazione d'efficacia, possibili soluzioni per accelerare la spesa dei fondi. Ne ha parlato a FASI.biz Cristina Del Favero, funzionario dell'Autorità di Gestione del POR FSE 2014-2020 della Regiona Valle d'Aosta
ll POR FSE Valle d'Aosta 2014-2020 è ormai in fase attuativa; quali sono le principali criticità che dovrete affrontare?
Una prima criticità è dovuta ai tempi di approvazione del POR, avvenuta il 12 dicembre 2014, che di fatto ha comportato una dilatazione dei tempi di attuazione sull’intero periodo di programmazione 2014/2020. La nuova programmazione punta ad affrontare le principali sfide regionali a partire dalle analisi di contesto che evidenziano le difficoltà venutesi a creare a seguito della crisi economica e finanziaria. In questo quadro è opportuno sottolineare le minori risorse complessive di cui dispone il programma rispetto alla precedente programmazione.
La concentrazione su poche priorità ed azioni identificate, se da un lato permette di aggredire con maggior efficacia le problematiche più evidenti della nostra regione, dall’altro non permette di rispondere a tutti i bisogni che emergono in un territorio di piccole dimensioni come il nostro. Parallelamente, una maggiore contrazione delle risorse finanziare del bilancio regionale aumenta le richieste di utilizzare la nuova programmazione per fronteggiare alcuni aspetti del mercato del lavoro che per il perdurare della crisi si sono progressivamente indeboliti.
Quali, invece, le maggiori opportunità per imprese, enti e associazioni del territorio?
La strategia del POR e la sua declinazione in priorità, obiettivi specifici ed azioni è stata il risultato di un approfondito percorso di concertazione con il partenariato inteso ad assicurare l’inclusione attiva dei soggetti a favore dei quali sono dirette le azioni. Nell’individuazione del partenariato è stata data particolare attenzione ad assicurare il pluralismo parteniariale che prevedeva quindi la partecipazione degli organismi rappresentativi delle associazione di volontariato e di promozione sociale, nonché i rappresentanti delle maggiori categorie produttive e esponenti di associazioni e fondazioni del territorio.
L’attività di concertazione ha permesso di individuare azioni il più vicino possibile alle esigenze del partenariato. Questa modalità di definizione condivisa delle attività previste dal POR - che si declina negli Obiettivi Tematici 8, 9 e 10 - ha rappresentato un’opportunità significativa per arrivare a rispondere in maniera più incisiva ai bisogni del territorio.
La valutazione dell'efficacia dei programmi operativi ha molta importanza in questo settennato. Quali sono gli effetti pratici per imprese ed enti?
La valutazione dell’efficacia dei programmi operativi obbliga le autorità di gestione ad una programmazione più dettagliata delle azioni previste. Questo aspetto influirà necessariamente anche sui tempi di gestione delle singole attività, che dovranno seguire non solo la programmazione dettata dalle esigenze del territorio, ma anche i tempi che permettano il rispetto del performance framework.
I tempi per la concessione dei finanziamenti e per l'aggiudicazione delle gare sono sempre stati molto lunghi. Quali soluzioni avete pianificato per accelerare la spesa dei fondi?
La regione Valle d’Aosta si è dotata del Piano di rafforzamento amministrativo 2015/16 della Politica regionale di sviluppo 2014/20 al fine di assicurare qualità, tempestività, efficienza ed efficacia delle misure di miglioramento individuate. Tale piano è soggetto a specifico monitoraggio con cadenza quadrimestrale. La tematica è stata affrontata tra gli interventi previsti comuni con gli altri programmi, che ha visto in sede di ridefinizione della struttura organizzativa dell’amministrazione regionale la creazione di due strutture organizzative che forniranno il supporto necessario alle procedure per l’acquisizione dei servizi. Inoltre l'FSE sta provvedendo alla stesura della manualistica prevista dai regolamenti comunitari (come ad esempio il sistema di gestione e controllo) che prevedranno una serie di procedure di semplificazione (come ad esempio l’adozione di misure di semplificazione dei costi) mirate al contenimento dei tempi per l’espletazione delle procedure di concessione di finanziamento o l’aggiudicazione delle gare.
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