Incentivi rinnovabili – associazioni contro modifiche per biomasse
Assorinnovabili, Assoelettrica, Anpeb, EBS e Assodistil si dicono preoccupati da una modifica apportata al decreto per incentivare le rinnovabili.
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Mentre si avvicina la data di pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto per incentivare le rinnovabili diverse dal fotovoltaico, le associazioni di categoria si dicono preoccupate dai cambiamenti che il testo avrebbe subito negli ultimi giorni.
Nel mirino di Assorinnovabili, Assoelettrica, Anpeb, EBS e Assodistil, la presunta modifica apportata all’art. 32 del decreto, che posticiperebbe la possibilità per i produttori di energia elettrica da biomasse solide e da bioliquidi sostenibili, di optare per il regime incentivante valido per tutte le altre fonti rinnovabili (precedentemente incentivate tramite certificati verdi), dal 1° gennaio 2016 al 1° luglio 2016.
"Tale dilazione temporale rappresenta l’ennesimo ritardo cui gli operatori sono costretti ad assistere con riferimento alla disciplina della conversione dei CV", scrivono le associazioni ai Ministeri competenti (Sviluppo economico, Ambiente e Politiche Agricole).
"Non si comprende la ragione di tale previsione, che, peraltro, è frutto di una modifica inattesa e improvvisa al testo approvato in sede di Conferenza Stato-Regioni e ratificato dalla Commissione europea lo scorso 29 aprile".
"E’ sulla scorta del testo approvato a novembre", si legge ancora nella lettera, "che gli operatori hanno operato nel primo semestre 2016 sul ragionevole affidamento che la previsione venisse legittimamente confermata, non essendo intervenuti nel frattempo elementi di sostanza tali da giustificare la siffatta modifica".
A distanza di mesi, "questo cambio repentino – qualora confermato - provocherà ingenti perdite economiche a carico dei produttori di energia elettrica da biomasse solide e da bioliquidi sostenibili, gravati dal costo insopprimibile della materia prima che comporterà un'immediata contrazione delle attività economiche del comparto agroforestale e dell’intero indotto oggi a servizio degli impianti con gravi ripercussioni sul fronte occupazionale nei territori dove operano”.
Le associazioni chiedono quindi il ripristino dell’efficacia dell’opzione prevista all’art. 32 a far data dal 1° gennaio 2016, rendendosi disponibili ad un immediato confronto sul tema, “attraverso la celere istituzione di un tavolo tecnico ad hoc, al fine di non causare ulteriori ritardi nell’iter di approvazione e pubblicazione del decreto”.
Assorinnovabili e Assoelettrica verso fusione
Nell’ambito del Festival dell’Energia a Milano, intanto, le due associazioni hanno siglato un protocollo di intesa in cui si impegnano a verificare che esistano tutte le condizioni per costituire un’unica “nuova” associazione entro i prossimi dodici mesi.
“Puntiamo a costruire un nuovo soggetto associativo che rappresenti, con una formula innovativa, le moltissime aziende, piccole e grandi, che operano nel settore dell’energia elettrica”, dichiara Agostino Re Rebaudengo, presidente di Assorinnovabili, “Essere tutti insieme non significa perdere rappresentatività, ma rafforzarla per vincere le nuove sfide e i cambiamenti di mix e di mercato del nostro settore”.
Un accordo “volto a superare la contrapposizione fra operatori convenzionali e da fonti rinnovabili” in un'ottica di “migliore interazione con i differenti portatori di interessi”, dichiara Simone Mori, neopresidente di Assoelettrica.
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