UE: intervento Autorita' garanti Concorrenza tutela il settore agricolo
L'intervento delle autorità europee garanti della concorrenza può aiutare gli agricoltori ad ottenere condizioni migliori nella vendita dei loro prodotti ai grandi acquirenti o alle cooperative. E' quanto emerge da una relazione pubblicata dalla Commissione UE.
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Per la prima volta la Commissione europea pubblica una relazione sull'applicazione al settore agricolo delle norme dell'Unione europea in materia di concorrenza.
"La relazione fornisce informazioni illuminanti sul prezioso lavoro che le autorità europee garanti della concorrenza svolgono nel settore agricolo, in particolare per proteggere gli agricoltori dalle pratiche anticoncorrenziali e per garantire che gli agricoltori e i consumatori possano trarre ogni possibile vantaggio da un mercato interno completamente aperto”, ha dichiarato la commissaria per la Concorrenza, Margrethe Vestager.
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La relazione della Commissione UE
Le norme UE in materia di concorrenza che vietano gli accordi sulla fissazione dei prezzi e su altre condizioni commerciali o sulla ripartizione dei mercati si applicano anche alla produzione e al commercio dei prodotti agricoli. Tuttavia, il regolamento sull'organizzazione comune dei mercati (regolamento OCM) prevede alcune deroghe all'applicazione di tali norme che riguardano tutti o alcuni settori agricoli o trattano alcune situazioni particolari.
La relazione pubblicata dalla Commissione UE si riferisce al periodo compreso tra il 1º gennaio 2014 e la metà del 2017 per quanto concerne le deroghe alle norme in materia di concorrenza previste dal regolamento OCM e al periodo compreso tra il 1º gennaio 2012 e la metà del 2017 per quanto riguarda l'analisi delle indagini antitrust e si concentra soprattutto sulle attività delle autorità europee garanti della concorrenza.
Per quanto riguarda le indagini nel settore agricolo, le autorità europee garanti della concorrenza ne hanno condotte 178, di cui più di un terzo relative ai trasformatori di prodotti agricoli, mentre gli agricoltori sono risultati il più grande singolo gruppo di denuncianti.
Quasi la metà di tutte le violazioni della concorrenza individuate grazie alle indagini ha riguardato casi di accordi sui prezzi. Nella maggior parte dei casi, tali accordi sono stati conclusi tra trasformatori concorrenti al fine di fissare il prezzo all'ingrosso (ad esempio, per lo zucchero e la farina) o tra trasformatori e dettaglianti al fine di fissare il prezzo di vendita al dettaglio (ad esempio, per i prodotti lattiero-caseari, la carne o l'olio di girasole). Altre infrazioni hanno preso la forma di accordi sulla produzione, sullo scambio di informazioni o sulla ripartizione dei mercati.
Secondo la relazione, l'attività di contrasto delle autorità europee garanti della concorrenza ha permesso agli agricoltori di beneficiare di migliori condizioni commerciali per i loro prodotti. In particolare, la relazione descrive una serie di casi in cui le autorità europee garanti della concorrenza hanno messo termine alle pratiche utilizzate dai grandi acquirenti che miravano a ridurre i prezzi pagati agli agricoltori ed hanno applicato le sanzioni previste. Inoltre, il lavoro delle autorità europee garanti della concorrenza ha permesso agli agricoltori di beneficiare di condizioni più vantaggiose nei rapporti con le cooperative.
Inoltre, una delle principali conclusioni della relazione è che alcuni Stati membri hanno talvolta cercato di imporre dei limiti alle importazioni di determinati prodotti agricoli provenienti da altri Stati membri. Diverse autorità garanti della concorrenza hanno esaminato e annullato una serie di accordi collettivi, in virtù dei quali, ad esempio, gli agricoltori di un determinato Stato membro cercavano di ostacolare le vendite degli agricoltori di altri Paesi dell'Unione.
Tali interventi delle autorità garanti della concorrenza hanno agevolato sia i consumatori degli Stati membri in cui le importazioni avrebbero potuto risultare limitate, sia gli agricoltori di tutti gli altri Stati membri che sarebbero stati penalizzati dal tentativo di ostacolare le vendite transfrontaliere.
Per quanto riguarda le attività di orientamento e controllo, le autorità europee garanti della concorrenza hanno fornito agli agricoltori, agli altri operatori e ai governi orientamenti su come interpretare e applicare il diritto della concorrenza nel settore agricolo, ad esempio nel quadro delle iniziative di sostenibilità degli agricoltori o con la pubblicazione dei prezzi da parte delle organizzazioni del settore.
Le autorità europee garanti della concorrenza hanno inoltre controllato in modo proattivo la situazione del settore agricolo ed hanno condotto indagini settoriali sul funzionamento della catena dell'approvvigionamento, prestando particolare attenzione ad aspetti quali la trasmissione dei prezzi lungo la catena e l'equilibrio del potere contrattuale tra gli agricoltori e gli altri livelli della catena.
Sulla base delle informazioni acquisite grazie alla relazione, la Commissione proseguirà, con le parti interessate del settore agricolo e con gli Stati membri, il Parlamento europeo e il Consiglio, il dialogo sulle future scelte politiche relative all'applicazione delle norme in materia di concorrenza al settore agricolo. La Commissione intende inoltre intensificare il monitoraggio del mercato, in particolare per quanto riguarda i contratti collettivi che segmentano il mercato interno.
> Final report on the application of the Union competition rules to the agricultural sector
© European Union, 2018/Source: EC - Audiovisual Service/Photo: Jennifer Jacquemart
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