Internet of Things - un mercato che vale 5 miliardi
Il mercato italiano dell’Internet of Things continua a crescere a ritmi sostenuti anche nel 2018, raggiungendo il valore di 5 miliardi di euro. A dominare la scena i contatori intelligenti e le auto connesse.
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A dirlo, una ricerca realizzata dall’Osservatorio IoT del Politecnico di Milano, presentata questa mattina a Milano al convegno “Buon compleanno Internet (of Things)”. Ricerca che fotografa un mercato che continua a crescere a ritmi sostenuti, segnando aumento del 35% rispetto al 2017, spinto sia dalle applicazioni che sfruttano la “tradizionale” connettività cellulare, sia da quelle che utilizzano altre tecnologie di comunicazione.
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IoT: Smart Home e Smart Factory i segmenti più in crescita
Le soluzioni di Smart Metering e Smart Asset Management per le utility si confermano il principale segmento dell’Internet of Things, con il 28% del mercato e un valore di 1,4 miliardi di euro (+45%), per effetto soprattutto degli obblighi normativi che hanno portato all’installazione nel 2018 di 4 milioni di contatori del gas connessi e 5,2 milioni di contatori elettrici intelligenti di seconda generazione.
Il secondo ambito più sviluppato è costituito dalle Smart Car, che valgono poco più di 1 miliardo e rappresentano il 21% del mercato (+37%), con 14 milioni di veicoli connessi, un terzo del parco auto circolante in Italia.
I veicoli connessi sono nel 69% dei casi dotati di box GPS/GPRS per la localizzazione e la registrazione dei parametri di guida con finalità assicurative, ma la crescita è trainata principalmente dalle auto nativamente connesse (31%): il 70% dei veicoli immatricolati nel 2018 è dotato di sistema di connessione SIM o bluetooth fin dalla produzione.
Seguono le applicazioni per lo Smart Building (600 milioni di euro, +15%), principalmente per la videosorveglianza e la gestione dei consumi energetici all’interno dell’edificio, le soluzioni IoT per la logistica utilizzate per la gestione delle flotte aziendali e per antifurti satellitari (465 milioni, +29%) e le soluzioni per la Smart City (395 milioni, +24%).
Poi viene la Smart Home (380 milioni), l’ambito con la crescita più elevata, pari al +52%, le applicazioni di Smart Asset Management (270 milioni, 25%), la Smart Factory (250 milioni, +40%) e l’agricoltura smart (100 milioni di euro, 2% del mercato).
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665 startup IoT internazionali
L’offerta di soluzioni IoT è molto dinamica e in continuo sviluppo anche grazie alle startup.
Sono 665 le nuove imprese innovative attive a livello internazionale, di cui 540 finanziate da investitori istituzionali, per un totale di 13,5 miliardi di dollari di finanziamenti raccolti nel triennio 2016-18 e un investimento medio di 43 milioni di dollari nel 2018 (+67% rispetto al 2017, +114% rispetto al 2016).
Un mercato in grande fermento
“Il mercato italiano dell’Internet of Things è in pieno sviluppo”, afferma Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things, “prosegue a ritmi sostenuti la crescita del mercato in termini di valore e maturità dell’offerta, evolvono le tecnologie e si espandono le reti di comunicazione LPWA (Low Power Wide Area) a cui si affiancano le sperimentazioni 5G. Proliferano le startup e nascono nuove opportunità di mercato, ad esempio con In-Thing purchase e approcci design-driven”.
“In un mercato in grande fermento diventa sempre più strategica la capacità di estrarre valore dai dati raccolti”, afferma Angela Tumino, Direttore dell’Osservatorio Internet of Thing. “I dati possono infatti abilitare nuove opportunità di business per le imprese e permettere di integrare l’offerta con nuovi servizi a valore aggiunto. Proprio i servizi rappresentano un forte traino per il settore IoT, con il 36% del mercato: accanto a servizi ‘semplici’ e consolidati, come la gestione dei dati in cloud, affiorano alcune applicazioni più evolute, come la manutenzione predittiva dei macchinari all’interno delle fabbriche o il monitoraggio dello stato di occupazione dei singoli parcheggi in città”.
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