Proprieta' intellettuale - economia UE cresce grazie a brevetti e marchi
Le imprese che investono nei diritti di proprietà intellettuale contribuiscono alla crescita dell'economia europea. Lo rivela un report congiunto realizzato dall'Ufficio brevetti europeo (EPO) e dall'Ufficio UE per la proprietà intellettuale (EUIPO).
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Nel periodo 2014-2016 le aziende che hanno investito in marchi, disegni, brevetti e diritto d'autore hanno generato il 45% del PIL dell'UE, dando lavoro a 63 milioni di persone.
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EPO-EUIPO, investire nella proprietà intellettuale fa crescere l'economia
Nel dettaglio gli investimenti delle imprese prese in esame nell'ambito del report EPO-EUIPO hanno generato un valore del PIL europeo pari a 6,6 trilioni di euro, con le aziende che hanno investito nei marchi al primo posto (37%), seguite a parimerito da brevetti e disegni (16%) e infine dal copyright (7%).
Sul fronte dell'occupazione, invece, queste imprese nel biennio 2014-2016 hanno generato il 29% dei posti di lavoro presenti in tutta l'UE, percentuale che sale al 39% se prendiamo in considerazione anche gli impieghi indirettamente collegati alle aziende in questione.
Le industrie che investono in proprietà intellettuale contribuiscono poi alla crescita del commercio europeo, sia in termini di importazioni che di esportazioni; l'80% dei beni e servizi importati, infatti, è a carico di queste aziende, percentuale che sale all'82% per l'export.
Il surplus commerciale prodotto dagli investimenti in proprietà intellettuale è pari a 182 miliardi di euro, con gli investimenti per i brevetti al primo posto, seguiti da diritto d'autore, disegni e marchi.
Il report prende in considerazione anche le aziende che investono nelle tecnologie 4.0, responsabili per l'1,9% dell'occupazione e per il 3,9% del PIL generati nel periodo 2014-2016 in Europa.
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