Corte Conti UE: la rendicontazione del Bilancio Europeo si può migliorare
I giudici di Lussemburgo hanno analizzato la relazione annuale sulla gestione e il rendimento (Annual Management and Performance Report – AMPR), con cui la Commissione europea riferisce annualmente sulla gestione del bilancio e le performance dei programmi e delle politiche dell’Unione, rilevando che la qualità dei dati può ancora migliorare e ricordando le criticità, già segnalate nella relazione annuale sul bilancio UE 2023, in materia di fondi della Coesione e del Recovery and Resilience Facility.
Doppio finanziamento: rischio sovrapposizione tra PNRR e altri fondi europei
L'annual management and performance report rientra fra le relazioni integrate in materia finanziaria, insieme ai conti annuali consolidati dell’UE, alla previsione a lungo termine dei futuri flussi in entrata e in uscita del bilancio dell’UE, alla relazione all’autorità di discarico sugli audit interni effettuati nell’anno precedente e alla relazione sul seguito dato al discarico per l’esercizio finanziario precedente. Si tratta di un documento fondamentale della procedura annuale di discarico attraverso la quale il Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio, verifica l’esecuzione del bilancio UE.
Gli auditor della Corte hanno esaminato il volume I dell’AMPR, che illustra i fatti e i conseguimenti principali relativi alla gestione del bilancio europeo per il 2023, anche per quanto concerne il sostegno dell’Unione all’Ucraina, la risposta al conflitto in Medio Oriente e i fondi del Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility – RRF).
Nel complesso, secondo la Corte, la Commissione disponeva di procedure valide e ben definite per l’elaborazione dell’AMPR. Tuttavia, benché non siano state riscontrate incongruenze nelle principali informazioni finanziarie dichiarate, la qualità dei dati sulla performance può essere ancora migliorata.
In più, la Corte segnala che per i fondi della Politica di Coesione e il Recovery and Resilience Facility (RRF), il documento esprime pareri diversi, più positivi, rispetto ad alcune delle principali osservazioni che i giudici di Lussemburgo hanno formulato nella recente relazione annuale sul bilancio dell’Unione 2023.
Nel primo caso, tali differenze vertono sul tasso di errore per il finanziamento: nella relazione annuale sul Bilancio 2023 la Corte ha rilevato che la spesa per la rubrica “Coesione, resilienza e valori” è inficiata da un livello di errore globale stimato del 9,3%, che i controlli svolti dalle autorità di gestione non sempre consentono di prevenire o individuare efficacemente le irregolarità nelle spese dichiarate dai beneficiari e che esistono debolezze significative nel lavoro di un notevole numero di autorità di audit che ne limitano l’affidabilità. Per l’RRF, i rilievi riguardano il rispetto delle condizioni di pagamento e ammissibilità e la qualità dei sistemi di controllo e di monitoraggio, che presentano carenze che mettono a rischio la tutela degli interessi finanziari dell’UE.
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