Mezzogiorno: opinioni a confronto sui risultati del rapporto Svimez 2010
Il primo quaderno di quest'anno a cura della Svimez, l'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno, è dedicato al dibattito sul Rapporto 2010 sull'economia meridionale, che ha avuto luogo a Roma nel luglio scorso presso la sede dell'Associazione Bancaria Italiana e che ha visto a confronto esponenti del mondo politico, tra i quali il Ministro degli affari regionali Raffaele Fitto, il Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola e quello della Regione Basilicata Vito De Filippo.
Il Rapporto Svimez conferma "il processo di deterioramento in atto nel Mezzogiorno, in termini di capitale fisso, sociale e produttivo", già rilevato negli anni scorsi, ma riflette anche le conseguenze di una congiuntura internazionale che ha colpito pesantemente l'economia meridionale e che si è tradotta in una forte riduzione dei consumi, dell'occupazione e degli investimenti.
Un contesto aggravato dalle debolezze del sistema di welfare e degli ammortizzatori sociali che, dimostratisi al Nord ancora in grado di assicurare un livello minimo di protezione ai lavoratori, si sono rivelati assolutamente insufficienti al Sud, dove il livello di occupazione è endemicamente più basso.
D'altra parte l'obiettivo del rapporto è anche avvalorare il concetto di Mezzogiorno come "frontiera" del Paese, un concetto che guarda alle potenzialità delle aree deboli dello stivale, soprattutto in relazione al Mediterraneo e alle opportunità offerte dai nuovi settori di sviluppo, a partire da quelli dell'innovazione e dell'economia sostenibile.
La proposta degli autori è quella di non limitare le possibilità di sviluppo connesse alla straordinaria posizione delle regioni meridionali al potenziamento degli scambi tra le due sponde del Mediterraneo, ma di farne "un punto di giunzione fondamentale che investa l'intero sistema infrastrutturale nazionale".
Quaderno Svimez 27/2011: Dibattito sul Rapporto 2010 sull'economia del Mezzogiorno
Sintesi del rapporto Svimez 2010
o