UE: investire di piu' nella green economy
L'European Climate Foundation (ECF) ha pubblicato il 7 novembre scorso un rapporto sulle nuove prospettive che l'UE dovrà adottare per ridurre le emissioni inquinanti entro il 2050. Nel documento, intitolato Power Perspectives 2030, vengono proposte nuove misure per incentivare la transizione verso la green economy.
Il rapporto si basa sugli obiettivi fissati dalla Commissione europea nella roadmap presentata lo scorso marzo, "Per una transizione verso un'economia competitiva a basse emissioni entro il 2050", e cioè:
- ridurre del 54-68% le emissioni inquinanti entro il 2030,
- ridurle dell'80-95% entro il 2050.
Per raggiungere tali scopi, hanno sottolineato i ricercatori dell'ECF, l'UE dovrà:
- raddoppiare gli investimenti nelle tecnologie a basse emissioni di carbonio,
- duplicare la capacità produttiva delle proprie centrali elettriche.
La Commissione dovrà mobilitare nei prossimi dieci anni circa 628 milioni di euro, che saranno investiti per:
- migliorare la capacità di trasmissione delle infrastrutture,
- promuovere l'uso di tecnologie a basse emissioni negli Stati membri,
- favorire la produzione "mista" di energia elettrica, mediante l'uso di fonti alternative.
Circa 68 milioni di euro dovranno essere utilizzati per accrescere almeno di 109 GW la capacità di trasmissione delle centrali, il doppio rispetto alla capacità odierna. In merito alla produzione di gas, invece, la situazione appare meno urgente e gli impianti potranno essere adeguati con tempi più lunghi, fino al 2040.
In conclusione, per garantire una transizione effettiva verso un'economia a bassi consumi, l'UE e gli Stati membri dovranno investire maggiormente in ambito tecnologico, coinvolgendo tutti gli attori presenti sul mercato nel rispetto dei principi di trasparenza informativa e libero accesso alle informazioni.
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