Ue-Canada - stakeholder al PE per valutare pro e contro CETA

 

Deputati e rappresentati di imprese, agricoltori, sanità pubblica e sindacati discutono il CETA, sollevando alcune preoccupazioni.

Canada - Photo credit: Ian Muttoo via Foter.com / CC BY-NC-SA

Ue-Canada - CETA, parte procedura di ratifica PE

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I membri della commissione Commercio internazionale (INTA) del Parlamento europeo hanno incontrato il 12 ottobre i rappresentanti di agricoltori, imprenditori, comparto sanitario pubblico e sindacati europei per analizzare benefici e criticità dell'accordo economico e commerciale globale (Comprehensive Economic and Trade Agreement - CETA) recentemente negoziato da Unione europea e Canada al fine di agevolare scambi commerciali e investimenti reciproci.

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I rappresentanti delle imprese e del settore agricolo si sono mostrati generalmente favorevoli all'accordo, sottolineando che il nuovo accesso al mercato potrebbe promuovere la crescita e la competitività dell'economia Ue e rilanciare l'occupazione.

I sindacati e i rappresentanti della sanità pubblica, invece, hanno sollevato preoccupazioni per i possibili impatti negativi del CETA su: 

  • servizi pubblici,
  • livello di protezione dei lavoratori e dell'ambiente,
  • diritto degli Stati di legiferare.

Molti dei deputati si sono dichiarati decisamente a favore dell'accordo, definendolo “equo, trasparente e geopoliticamente importante”, oltre che la migliore intesa possibile e lo strumento che porterà vantaggio all'economia europea e fisserà nuovi standard per tutti gli accordi di libero scambio futuri. Altri europarlamentari, invece, si sono detti solo “cautamente ottimisti” e hanno suggerito di studiare ulteriormente il testo.

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Tra le fila degli scettici, alcuni deputati si sono detti estremamente preoccupati da un rischio di abbassamento degli standard sociali e ambientali. Secondo i contrari al CETA la bozza di dichiarazione interpretativa congiunta, siglata dalla commissaria al commercio Cecilia Malmström e dal ministro del commercio canadese Chrystia Freeland, farebbe “ben poco per dissipare tali timori, visto che non è giuridicamente vincolante”.

Infine, una manciata di deputati ha chiaramente respinto l'accordo, facendo leva sul timore che l'accordo possa indebolire la democrazia e portare benefici soltanto alle multinazionali.

I membri della commissione saranno chiamati a votare l'accordo nel mese di dicembre. Il CETA potrà entrare in vigore solo una volta ricevuta l'approvazione del Parlamento europeo. La procedura di ratifica, lo ricordiamo, è stata ufficialmente avviata a inizio settembre, con il primo dibattito in commissione INTA.

Photo credit: Ian Muttoo via Foter.com / CC BY-NC-SA

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