Ok di Bruxelles al piano di spesa dei fondi europei REACT EU per l'Italia
La Commissione europea ha approvato il documento di programmazione delle risorse REACT EU per il 2022, pari a 3,1 miliardi, e il quadro complessivo dell'utilizzo dei 14,4 miliardi di fondi europei assegnati all'Italia.
Cosa prevede l'Accordo di partenariato 2021-27
REACT EU prevede infatti un meccanismo di assegnazione dei fondi europei in due fasi, con il 70% delle risorse ripartite tra i 27 nel 2021 in base all'impatto dell'emergenza e il restante 30% dei fondi UE distribuito nel 2022 sulla base dei dati statistici più recenti.
Il 24 novembre scorso la Commissione europea ha pubblicato il riparto dei fondi REACT-EU per il 2022, che assegna all'Italia circa 3,1 miliardi di euro (oltre 900 milioni in più rispetto a quanto inizialmente previsto da Bruxelles), in aggiunta agli 11,3 miliardi già ottenuti per il 2021, per un totale di 14,4 miliardi di euro.
Il Piano aggiornato con l'allocazione dei 900 milioni aggiuntivi è stato presentato alla Commissione a febbraio e il 1° aprile ha ottenuto il via libera di Bruxelles. Ai 14,4 miliardi di fondi europei, a prezzi correnti, si aggiungono 186,4 milioni di cofinanziamento nazionale per l'assistenza tecnica.
Quali interventi sono stati finanziati con i fondi europei REACT EU 2021?
In virtù della sua natura di strumento ponte tra la Politica di Coesione 2014-2020 e il nuovo ciclo 2021-27, REACT EU è stato utilizzato per potenziare le dotazioni dei Programmi operativi 2014-2020 con l'obiettivo di sostenere la ripresa dal Covid in attesa dell'operatività della nuova generazione di POR e PON.
Le proposte di riprogrammazione hanno riguardato nove PON:
1,8 miliardi per il PON Imprese
Il primo via libera della Commissione è arrivato il 5 agosto e ha autorizzato la riprogrammazione del PON IC, che in tutto potrà contare su risorse aggiuntive per 1,8 miliardi di euro, di cui 1,6 miliardi per l'annualità 2021, immediatamente disponibili, e 250 milioni per l'annualità 2022.
Risorse destinate all'istituzione del nuovo Asse VI “Promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia”, che finanzierà sia interventi a sostegno delle imprese, che misure in materia di energia.
1,1 miliardi per il PON Ricerca e innovazione
Il 10 agosto Bruxelles ha dato il via libera a 1,1 miliardi di finanziamenti FSE a favore del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione.
Risorse che aiutano a rafforzare la resilienza e la capacità del sistema sanitario, migliorare l'accesso all'istruzione terziaria e migliorare il capitale umano.
Le misure concrete includono corsi di formazione specialistica per medici, sostegno per borse di studio a studenti provenienti da famiglie a basso reddito, riduzione delle tasse universitarie e fornitura di corsi di formazione specializzati nei settori dell'innovazione e della transizione verde e digitale.
326 milioni per il PON Reti e Infrastrutture
Sempre il 10 agosto la Commissione ha deliberato un importo aggiuntivo di 326 milioni di euro di fondi FESR per il Programma Operativo Nazionale Reti e Infrastrutture.
Tali risorse favoriranno la sostenibilità ambientale riducendo le perdite nella rete di distribuzione idrica del Mezzogiorno.
1 miliardo per il PON Città metropolitane
Il 12 agosto è arrivata una nuova decisione a favore dell'Italia: si tratta dello sblocco di oltre 1 miliardo di euro per il Programma Operativo Nazionale FESR-FSE per le Città Metropolitane. Queste risorse mirano a rafforzare la transizione verde e digitale, oltre alla resilienza delle città metropolitane.
93 milioni per il PON Inclusione
Un'ulteriore iniezione di risorse è stata approvata il 27 agosto a favore del Programma operativo nazionale Inclusione sociale: 93 milioni di euro destinati a finanziare interventi per l'integrazione delle persone in condizioni di povertà e di marginalità estrema e dei senza fissa dimora.
4,5 miliardi per il PON SPAO
Il 17 settembre la Commissione ha dato l'ok a 4,5 miliardi di euro per il programma nazionale FSE dell'Italia "Sistemi di politiche attive per l'occupazione", più noto come PON SPAO.
Nello specifico, i fondi saranno utilizzati per: sostenere l'occupazione; promuovere l'occupazione giovanile; implementare il Fondo nuove competenze; rafforzare e modernizzare la rete di servizi pubblici per l'impiego per attuare politiche attive del mercato del lavoro; aiutare le autorità italiane a preparare, gestire, controllare e valutare i nuovi programmi.
200 milioni per il FEAD
Sempre il 17 settembre Bruxelles ha deliberato un importo aggiuntivo di 199 milioni di euro dedicati al Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD).
Queste risorse saranno investite per fornire aiuti alimentari alle persone bisognose.
Per approfondire: Da REACT-EU 4,7 miliardi per occupazione e competenze in Italia
1 miliardo per il PON Per la Scuola
Il 23 settembre è arrivato invece il via libera della Commissione a una nuova iniezione di risorse a favore del Programma Operativo Nazionale Per la Scuola.
Avrà a disposizione un miliardo di euro in più per migliorare la transizione digitale nelle scuole, attraverso l'accesso alla banda ultralarga e alle nuove attrezzature interattive. I finanziamenti aggiuntivi andranno anche alla realizzazione di laboratori innovativi, anche su temi di sostenibilità, nelle scuole primarie e secondarie.
1,2 miliardi per il PON Governance
L'ultima decisione di Bruxelles è arrivata il 4 ottobre: il rifinanziamento del Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità istituzionale 2014-2020 con 1,2 miliardi di euro. Risorse che serviranno soprattutto a rispondere alla pandemia in corso, attraverso l’inserimento di tre nuovi Assi che concorrono al raggiungimento del nuovo obiettivo tematico “Promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia” e sono dedicati a:
- finanziare interventi di rafforzamento organizzativo delle strutture sanitarie pubbliche (Asse 5),
- potenziare la capacità di risposta della popolazione alla pandemia (Asse 6),
- sviluppare la capacità amministrativa delle amministrazioni centrali e regionali anche nell’ottica della transizione alla programmazione 2021-2027 (Asse 7).
In particolare, 761 milioni di euro serviranno per l'acquisto di 68 milioni di dosi di vaccini contro il Covid-19, 374 milioni verranno utilizzati per assumere nuovi operatori sanitari pubblici e coprire i costi delle ore extra lavorate dai lavoratori attualmente inseriti nel Sistema sanitario nazionale nelle regioni meridionali, mentre 108 milioni di euro contribuiranno a rafforzare la capacità amministrativa delle autorità nazionali e regionali, anche nel SSN.
Dove andranno i fondi europei 2022?
I 3,084 miliardi della tranche 2022 sono stati destinati in buona parte al completamento del finanziamento di alcune misure che non hanno trovato sufficiente copertura nelle riprogrammazioni approvate a valere sulle risorse relative all’annualità 2021. Si tratta di interventi previsti nell'ambito del PON Governance, del PON SPAO e del PON Imprese e Competitività, per un importo complessivo pari a 2,15 miliardi di euro.
Le risorse residue, pari a circa 934 milioni di euro, serviranno invece a finanziare sia nuove misure che l'ulteriore rafforzamento di misure già previste, in particolare:
- 175 milioni per finanziare il rinnovo delle flotte degli autobus nelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia)
- 169 milioni per incrementare la dotazione del bando da 313 milioni di euro per gli interventi di manutenzione straordinaria e ammodernamento delle reti idriche al Sud, che ha raccolto proposte progettuali per una spesa totale di 500 milioni
- 200 milioni per il potenziamento del Fondo di garanzia PMI, di cui 174 milioni destinati al Sud
- 131 milioni per il bando MISE Macchinari innovativi, in questo caso per la digitalizzazione delle PMI del Centro-Nord, dal momento che lo stesso intervento era stato attivato esclusivamente per il Mezzogiorno nel 2021
- 259 milioni per le scuole, in particolare:
- 100 milioni di euro per i laboratori green e innovativi nelle scuole del secondo ciclo (di cui 46 milioni al Sud)
- 159 milioni di euro (di cui 73 destinati al Mezzogiorno) per la realizzazione di ambienti didattici innovativi nelle scuole dell’infanzia statali.
Alla luce dell'iniziativa europea CARE, Cohesion's Action for Refugees in Europe, la Commissione ha anche chiesto anche all’Italia di valutare alcune modifiche alla programmazione dei fondi UE per finanziare azioni volte a favorire l’accoglienza dei rifugiati dall’Ucraina. "Gli uffici del Dipartimento per la Coesione territoriale - si legge in un nota del Ministero guidato da Mara Carfagna - stanno sensibilizzando in tal senso le Autorità di Gestione dei singoli Programmi nazionali e regionali, non solo per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse React-EU, ma anche per il resto dei fondi strutturali europei. Tra i Programmi nazionali, il PON Legalità e il PON Scuola hanno già aderito all’iniziativa".
La programmazione dei fondi REACT EU 2021-2022
Il documento riepiloga infine la programmazione generale definitiva delle risorse REACT-EU assegnate all’Italia per entrambe le annualità, per un valore totale di 14,387 miliardi di euro, di cui 9,449 miliardi di euro destinati al Mezzogiorno.
Consulta il documento di programmazione dei fondi europei REACT EU 2021-2022