Al via l’Ecobonus – Retrofit, l’incentivo per l’installazione di impianti a Gpl o a metano
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha reso noti i termini per la prenotazione dell’ultima tipologia di contributi previsti dall’Ecobonus 2024. Si tratta degli incentivi per l’acquisto e l’installazione di impianti di alimentazione a GPL su veicoli M1, che si vanno a sommare a quelli per l'acquisto di veicoli (auto, moto e veicoli commerciali) meno inquinanti e a quelli destinati a Taxi e Ncc.
La politica industriale dell’automotive Made in Italy tra elettrico e incentivi
Si conclude in questo modo la messa a punto del quadro normativo e procedurale dell’Ecobonus auto 2024, la misura che da anni sostiene il rinnovo del parco veicoli italiano in chiave green.
La comunicazione dei termini per l’accesso ai contributi dell’Ecobonus- retrofit (l'agevolazione per gli impianti GPL o a metano) arriva a distanza di 10 giorni dall’apertura dei termini relativi agli incentivi per i tassisti e gli Ncc e dopo la scia di polemiche sulla rapidità con cui si sono esauriti gli eco-incentivi per le auto elettriche che ha caratterizzato le prime settimane di giugno.
Ecco dunque come funziona l’Ecobonus auto 2024, inclusi gli ultimi due filoni attivati, dedicati ai taxi e agli impianti GPL.
Come funziona l'Ecobonus 2024
Le indicazioni operative per l'accesso all'Ecobonus 2024 sono contenute nella circolare MIMIT del 27 maggio 2024, che ha fatto seguito al DPCM del 20 maggio 2024.
La misura riconosce incentivi per l'acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e - L7e (motocicli e ciclomotori), N1 e N2 (veicoli commerciali) da parte di persone fisiche, persone giuridiche nonché da piccole e medie imprese del settore trasporti di cose in conto proprio o in conto terzi.
In particolare, le persone fisiche e giuridiche possono accedere agli incentivi per l’acquisto di autoveicoli M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore a Euro 6:
- con emissioni comprese nella fascia 0-20 g/km di CO2 (auto completamente elettriche), con prezzo fino a 35.000 euro IVA esclusa,
- con emissioni comprese nella fascia 21-60 g/km di CO2 (auto ibride plug-in), con prezzo fino a 45.000 euro IVA esclusa.
Inoltre, alle persone fisiche è riconosciuta la possibilità di beneficiare dell'Ecobonus 2024 anche per l'acquisto di veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore a Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 61-135 g/km di CO2 (auto termiche), con prezzo fino a 35.000 euro, nonché per l'acquisto di veicoli usati (nel rispetto però di una serie di altre condizioni).
Le PMI esercenti attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi possono invece accedere agli incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali (N1 e N2).
Riguardo alla rottamazione, i contributi sono riconosciuti sia in favore delle persone fisiche sia in favore delle persone giuridiche che consegnano veicoli intestati da almeno dodici mesi.
Novità anche per incentivare l’accesso agli incentivi da parte delle categorie a basso reddito: prevista una maggiorazione del contributo per l’acquisto di veicoli elettrici e ibridi plug-in di categoria M1 da parte di persone fisiche con ISEE inferiore a 30.000 euro.
A quanto ammontano gli incentivi auto 2024?
I contributi sono proporzionali alla classe ambientale di appartenenza del veicolo da rottamare, incluse le vetture di classe Euro 5, e differenziati per le categorie di veicoli e di beneficiari.
Ad esempio per l’acquisto di un'auto completamente elettrica, il contributo ammonta a 6.000 euro, maggiorati di ulteriori 5.000 euro se contestualmente si rottama un veicolo omologato. L’agevolazione diventa ancora più generosa per le persone con ISEE inferiore a 30mila euro. Per loro, infatti, il contributo per l’acquisto di un veicolo elettrico nuovo, a fronte della rottamazione di un veicolo fino a Euro 2, arriverà a 13.750 euro.
Per le persone fisiche e giuridiche che invece acquistano motocicli e i ciclomotori (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7), il contributo è pari al 30% del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 3.000 euro. L’importo sale nel caso di contestuale rottamazione di un veicolo di categoria euro 0, 1, 2 o 3 (di cui si è proprietari o intestatari da almeno 1 anno oppure di cui sia intestatario o proprietario, da almeno 1 anno, un familiare convivente). In questo caso, infatti, il contributo sale al 40% del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 4.000 euro.
Infine, l’importo del contributo per le piccole e medie imprese esercenti attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi a fronte dell’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2 nuovi di fabbrica è differenziato in base alla massa totale a terra e all’alimentazione del veicolo, fino a un massimo di 5.500 euro.
Il provvedimento introduce anche un contributo all'installazione di impianti nuovi a GPL o a metano per autotrazione su autoveicoli di classe non inferiore a Euro 4: il contributo è pari a 400 euro per gli impianti a GPL e 800 euro per quelli a metano.
I soggetti interessati a prenotare gli incentivi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti devono utilizzare la nuova piattaforma Ecobonus. Come chiarito dalla circolare del 27 maggio, al momento della prenotazione, e allo scopo di accertare la sussistenza dei requisiti previsti per la concessione dei contributi, è necessaria la presentazione di:
- una dichiarazione di presa d’atto del mantenimento della proprietà del veicolo acquistato per almeno 12 mesi relativamente agli acquisti effettuati da persone fisiche,
- una dichiarazione di presa d’atto del mantenimento della proprietà del veicolo acquistato per almeno 24 mesi relativamente agli acquisti effettuati da persone giuridiche,
- una dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa al possesso dei requisiti di PMI, nonché una dichiarazione sostitutiva di certificazione relativa all’esercizio di attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi, relativamente agli acquisti effettuati dalle piccole e medie imprese,
- una dichiarazione sostitutiva resa dall’acquirente, attestante che il valore dell'ISEE relativo al nucleo familiare di cui fa parte è inferiore a 30.000 euro e che i componenti dello stesso nucleo non hanno già fruito del medesimo contributo, corredata dalla copia del documento di identità e del codice fiscale dell’acquirente e degli altri componenti del nucleo familiare, per accedere alle maggiorazioni collegate all'ISEE.
La circolare MIMIT specifica inoltre che i venditori devono confermare le operazioni entro 270 giorni dalla data di inserimento della prenotazione e che sulle prenotazioni completate nella piattaforma saranno effettuati controlli di completezza e regolarità della documentazione fornita dai venditori.
Incentivi per taxi e NCC
A partire dalle ore 10.00 del 17 giugno 2024 sul sito dedicato alla misura è possibile prenotare i contributi per l'acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 da adibire al servizio taxi o noleggio con conducente.
Con la circolare del 12 giugno, il MIMIT ricorda che il bonus è raddoppiato nel limite del regime de minimis previsto dal Regolamento UE n. 2023/2831. Lo stesso provvedimento, inoltre, fornisce le indicazioni operative e la modulistica per chiedere il contributo.
Impianti GPL e metano: come funziona l'Ecobonus - Retrofit
Come già accennato, l'ultima novità relativa all’Ecobonus auto 2024 è quella che interessa la misura 'Ecobonus - Retrofit', l’incentivo rivolto a chi intende installare impianti di alimentazione a GPL e metano su veicoli di categoria M1.
Le risorse destinate a questo segmento dell’Ecobonus auto 2024 sono pari a oltre 9,9 milioni di euro, di cui una quota pari al 60% è riservata alla concessione dei contributi a coloro che installano impianti di alimentazione a metano, mentre il restante 40% è destinato alla concessione dei contributi a coloro che installano impianti di alimentazione a GPL.
A dettare i contorni specifici della misura è stato il decreto del 3 giugno 2024 che, tra le altre cose, ha anche definito la prima data da segnare in calendario. Si tratta del 19 giugno 2024, giorno a partire dal quale gli installatori hanno potuto accreditarsi attraverso l’area rivenditori del sito dedicato.
Fino ad oggi era invece ancora sconosciuta la data per l’accesso vero e proprio ai contributi. Sul tema è dunque intervenuto il MIMIT che ieri, 26 giugno, ha comunicato che la data di avvio per prenotare i contributi 'Ecobonus - Retrofit' è fissata per il 1° luglio 2024. A partire dalle ore 12.00, dunque, la persona fisica che installa un impianto di alimentazione a gas per autotrazione, nuovo di fabbrica, su un veicolo di categoria M1 omologato in una classe non inferiore a Euro 4, potrà richiedere un contributo fisso pari a 400 euro per gli impianti di alimentazione a GPL e a 800 euro per gli impianti di alimentazione a metano.
Vale la pena sottolineare che il contributo sarà riconosciuto solo per le installazioni effettuate dal 25 maggio 2024 (data di entrata in vigore del DPCM del 20 maggio 2024) al 31 dicembre 2024.
Il contributo sarà corrisposto dall’installatore al beneficiario dell’impianto di alimentazione a GPL o metano mediante compensazione con il prezzo relativo all’impianto e all’operazione di installazione.
A sua volta l’installatore - se lo indica - sarà rimborsato dalle imprese costruttrici o importatrici degli impianti di alimentazione a GPL o a metano, che potranno recuperare tale importo quale credito di imposta previsto per l’esercizio in cui si provvede all’aggiornamento della carta di circolazione del veicolo. Tale credito d’imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 unicamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.
Ecobonus auto 2024: fondi esauriti per le elettriche e ipotesi nuove risorse
Per gli incentivi auto 2024 il MIMIT ha messo a disposizione ben un miliardo di euro. Risorse destinate alla concessione di contributi (differenziati in base alla tipologia del veicolo da acquistare o rottamare e alle sue caratteristiche, dalla classe al prezzo di listino) e che, nel caso dei veicoli con emissioni comprese nella fascia 0-20 g/km di CO2, cioé i veicoli elettrici, si sono esauriti il 3 giugno, il giorno stesso dell’apertura dello sportello per l’invio delle richieste.
Un fenomeno che ha destato l’allarme dell'associazione di categoria Federauto che, per il tramite del presidente Massimo Artusi, ha chiesto chiarimenti alle amministrazioni competenti: "Se, da una parte, ci si potrebbe compiacere della risposta immediata e consistente verso questo tipo di vetture, non si può non rilevare come l’esito sia diametralmente opposto alle risposte del mercato di fronte agli Ecobonus 2022 e 2023, che avevano lasciato ingenti residui proprio tra le risorse destinate a questa tipologia di veicoli, che ha sempre incontrato forti difficoltà di gradimento da parte degli acquirenti". Un'anomalia, quindi, rispetto a una capacità di assorbimento sulla fascia 0-20 che "è sempre stata modesta, tanto da evidenziare un avanzo di risorse di circa 170 milioni a pochi giorni dall’entrata in vigore dei nuovi Ecobonus" e che, per Federauto, fa temere che cittadini ed imprese finiscano "tagliati fuori dal beneficio per avvicinarli alla transizione green".
Pronta la risposta del MIMIT che ha rilasciato una nota che esclude la presenza di “anomalie significative”. Rispetto all'esaurimento degli oltre 200 milioni stanziati per le auto elettriche avvenuto in meno di nove ore, infatti, il dicastero guidato da Adolfo Urso ha spiegato che "il 62% delle prenotazioni è stato effettuato da persone fisiche tramite concessionario auto, mentre il restante 38% da persone giuridiche, tra cui le società di noleggio a lungo termine. Valori pienamente in linea con le dinamiche del mercato".
Sul tema è intervenuto anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti che, rispondendo ai giornalisti a margine di una visita al Polo innovazione tecnologica a Dalmine (POINT), a Bergamo, non ha escluso del tutto la possibilità di stanziare altre risorse per gli incentivi all'acquisto di auto elettriche. “Altri soldi ne potranno arrivare, ma bisogna sempre scegliere dove mettere i soldi. Non sono infiniti, sono limitati e quindi dobbiamo essere in qualche modo molto selettivi', ha infatti dichiarato il ministro.