Fondo crescita sostenibile - DL 83-2012: i criteri per l'accesso agli incentivi

 

euro - foto di Images_of_MoneyVia libera all'operatività del Fondo per la crescita sostenibile, previsto dal decreto-legge 83/2012 con l'obiettivo di riordinare gli strumenti agevolativi esistenti e di intervenire negli ambiti caratterizzati da inefficienze nel funzionamento del mercato che limitano la crescita economica delle imprese. Il decreto dell'8 marzo 2013, che individua le priorità e le forme e di aiuto concedibili nell'ambito del Fondo, è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 16 maggio 2013.

Obiettivi

Obiettivo del Fondo è sostenere programmi e progetti che le imprese beneficiarie non avrebbero svolto in assenza del sostegno pubblico.

In particolare, lo strumento sostiene interventi diretti:

  • alla promozione di progetti di rilevanza strategica per il rilancio della competitività del sistema produttivo, anche tramite il consolidamento dei centri e delle strutture di ricerca e sviluppo delle imprese;
  • al rafforzamento della struttura produttiva del Paese,
  • al riutilizzo degli impianti produttivi e al rilancio di aree che versano in situazioni di crisi complessa di rilevanza nazionale;
  • alla promozione della presenza internazionale delle imprese e all'attrazione di investimenti dall'estero.

Per accedere al sostegno del Fondo, i progetti devono essere diretti ad introdurre significativi avanzamenti tecnologici tramite lo sviluppo:

  • a) delle tecnologie abilitanti fondamentali definite nell'ambito del Programma quadro di ricerca e innovazione Horizon 2020 per la priorità di intervento Leadership industriale,
  • b) delle ulteriori tecnologie dirette al raggiungimento degli obiettivi di intervento della priorità Sfide per la società sempre nell'ambito di Horizon 2020.

Tecnologie abilitanti fondamentali

Le tecnologie abilitanti fondamentali sono definite dalla Commissione europea come le tecnologie ad alta intensità di conoscenza e di R&S, a cicli d'innovazione rapidi, a consistenti spese di investimento e a posti di lavoro altamente qualificati.

Tali tecnologie sono riferite alle categorie:

  • Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC);
  • Nanotecnologie;
  • Materiali avanzati;
  • Biotecnologie;
  • Fabbricazione e trasformazione avanzate;
  • Spazio.

Sfide per la società

Nell'ambito della priorità Sfide per la società del Programma quadro di ricerca e innovazione Horizon 2020 tali sfide sono identificate, in accordo con la strategia Europa 2020, come quelle che mirano a stimolare la massa critica degli sforzi di ricerca e innovazione necessari a conseguire gli obiettivi politici dell'Unione.

In relazione a tale ambito di intervento, sono identificati come obiettivi prioritari:

  • migliorare la salute e il benessere della popolazione;
  • migliorare la sicurezza e la qualità dei prodotti alimentari e favorire lo sviluppo di bioindustrie sostenibili e competitive;
  • realizzare la transizione verso un sistema energetico affidabile, sostenibile e competitivo;
  • realizzare un sistema di trasporti intelligenti, ecologici e integrati;
  • consentire la transizione verso un'economia verde grazie all'innovazione ecocompatibile.

Interventi per ricerca e sviluppo

In questo ambito rientrano progetti volti a introdurre significativi avanzamenti tecnologici finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.

Laddove siano proposti congiuntamente da piu' soggetti, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione.

Interventi per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese

L'obiettivo del Fondo è in questo caso sostenere programmi a carattere strategico volti a:

  • incrementare la produttività e la capacità di innovazione in settori e comparti produttivi che necessitano di un riposizionamento competitivo e di una riqualificazione dei sistemi di produzione e dei relativi prodotti;
  • incrementare e potenziare la base produttiva delle aree territoriali di cui all'art. 107, paragrafo 3, lettere a) e c) del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, con particolare riferimento alle Regioni del Mezzogiorno, anche attraverso l'attrazione di investimenti esteri;
  • riqualificare e riconvertire aree che versano in una situazione di crisi industriale complessa.

Il decreto dell'8 marzo 2013 attribuisce priorità ai programmi:

  • realizzati nelle Regioni Obiettivo Convergenza;
  • che prevedono il coinvolgimento di PMI;
  • che prevedono la creazione di nuova occupazione e la salvaguardia dell'occupazione esistente;
  • che prevedono l'applicazione di tecnologie e processi produttivi in grado di minimizzare gli impatti ambientali.

Interventi per l'internazionalizzazione delle imprese e l'attrazione degli investimenti dall'estero

In raccordo con le azioni attivate dall'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE), il Fondo sostiene programmi realizzati da imprese volti a:

  • elaborare adeguati modelli distributivi sui mercati internazionali;
  • sviluppare piattaforme e-commerce e di franchising per le PMI;
  • diffondere e tutelare il Made in Italy nei mercati esteri;
  • partecipare a manifestazioni e fiere internazionali;
  • partecipare a gare internazionali;
  • realizzare una strategia di internazionalizzazione anche attraverso l'accrescimento e la valorizzazione del capitale umano.

Sarà riconosciuta priorità ai programmi:

  • realizzati congiuntamente da più imprese tramite il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione;
  • promossi congiuntamente da PMI;
  • proposti da imprese operanti nell'ambito delle tecnologie abilitanti fondamentali.

Interventi per progetti speciali

I Progetti speciali devono:

  • avere come ambito di riferimento specifiche aree tecnologico-produttive ritenute strategiche per la competitività del Paese;
  • essere diretti alla riqualificazione competitiva di tali aree;
  • sostenere la creazione di nuova occupazione e/o la salvaguardia dell'occupazione esistente.

L'attuazione dei Progetti speciali è preceduta da una programmazione degli obiettivi effettuata sulla base di un'analisi preliminare delle principali criticità e delle potenzialità di sviluppo della singola area tecnologico-produttiva oggetto di intervento. Sulla base degli esiti di tale analisi, il Ministero definisce una proposta di Progetto speciale che viene pubblicata sul web al fine di acquisire l'eventuale parere di altri soggetti pubblici e privati potenzialmente interessati. Solo a quel punto, il Progetto speciale è approvato con decreto del Ministro dello sviluppo economico.

Aiuti concedibili

In linea di massima gli aiuti sono concessi nella forma del finanziamento agevolato e, entro certi limiti, anche nelle forme:

  • contributo in conto impianti,
  • contributo in conto capitale,
  • contributo diretto alla spesa,
  • contributo in conto interessi,
  • concessione di garanzia,
  • partecipazione al capitale di rischio,
  • bonus fiscale.

Procedure

La misura degli aiuti sarà fissata dai bandi e dalle direttive di attuazione del Fondo, insieme all'ammontare delle risorse disponibili, ai requisiti di accesso dei soggetti beneficiari, alle condizioni di ammissibilità dei programmi e dei progetti, alle spese ammissibili e ai termini per la presentazione delle domande di aiuto.

Generalmente il Ministero utilizzerà la procedura di tipo negoziale per inviduare i progetti finanziabili, fatto salvo il ricorso alle procedure automatiche e valutative se strettamente necessario in relazione agli obiettivi degli interventi da attuare.

Links

Decreto dell'8 marzo 2013 - Gazzetta ufficiale del 16 maggio 2013

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