Enti locali – Camera approva dl n. 78-2015
La Camera ha approvato il disegno di legge sugli enti locali, che converte il decreto-legge n. 78-2015
Il dl n. 78-2015 prevede interventi in diversi settori di interesse per gli enti territoriali, dalla sanità al patto di stabilità, passando per le nuove disposizioni su Regioni e città metropolitane.
Sanità
Sul fronte della sanità il Governo ha assicurato che non ci sarà alcun taglio, ma una razionalizzazione delle risorse da 2,3 miliardi di euro, già decisa dalla conferenza Stato-Regioni a luglio. Le fatture per le forniture sanitarie dovranno essere trasmesse al ministero dell’Economia ed al ministero della Salute, che istituiranno un Osservatorio nazionale sui prezzi dei dispositivi medici. I contratti per le forniture sanitarie, invece, saranno rinegoziati dalle singole Regioni per ridurre le spese.
L'eventuale superamento del tetto di spesa sanitaria regionale sarà a carico delle aziende fornitrici di dispositivi medici per una quota complessiva pari al 40% nel 2015, al 45% nel 2016 e al 50% decorrere dal 2017.
Agenzie fiscali
Le agenzie fiscali sono autorizzate ad annullare le procedure concorsuali, bandite e non ancora concluse, per posti dirigenziali e a indire concorsi pubblici entro il 31 dicembre 2016.
Città metropolitane e patto di stabilità
Sono previste risorse per le città metropolitane di Milano e Torino, ma anche per la Sicilia e la Valle d'Aosta. Inoltre, le province e le città metropolitane che hanno sforato il patto di stabilità nel 2014 potranno prorogare i lavoratori precari impiegati nei rispettivi enti. Per i Comuni veneti colpiti a inizio luglio da una tromba d'aria, invece, è previsto uno sconto di 7,5 milioni di euro sul patto di stabilità.
E’ stato accolto anche un emendamento che mette fine al blocco delle assunzioni e prevede la possibilità per i Comuni di assumere nuovi insegnanti anche oltre i limiti di spesa imposti dal patto di stabilità.
Regioni
Le Regioni che non assorbono le competenze delle Province dovranno pagare i costi per consentire lo svolgimento delle cosiddette ‘funzioni non fondamentali’ delle amministrazioni provinciali. Per le Regioni con concessioni marittime, invece, è previsto l’avvio di uno screening a livello regionale in vista della revisione delle concessioni demaniali marittime.
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Photo credit: Simone Ramella / Foter / CC BY