Commissione Ue: in aumento le frodi ai danni del bilancio dell'Unione
Ammontano a 315 milioni di euro, contro i 295 milioni del 2011, le frodi ai danni dei fondi comunitari registrate nel 2012. E' quanto risulta dalla relazione annuale della Commissione europea sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione, secondo cui le frodi rilevate lo scorso anno sono pari allo 0,25% del bilancio di spesa Ue.
Diverse le iniziative adottate dalla Commissione europea per migliorare l'adozione di contrasto alle frodi. Tra queste, la proposta di istituire un pubblico ministero europeo con il compito di indagare i casi di sottrazione di risorse al bilancio dell'Unione, formalizzata mercoledì dall'Esecutivo comunitario e passata all'esame del Parlamento europeo e dei paesi membri.
Altre due iniziative riguardano l'Olaf, l'ufficio antifrode dell'Ue: si tratta di un regolamento e di una comunicazione che mirano a riformare l'ufficio per migliorarne la gestione anche tenendo conto del progetto di procura europea.
Infine, c'è la proposta di direttiva sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione, presentata dalla Commissione nel luglio 2012, che punta ad armonizzare le definizioni e le sanzioni per i reati ai danni dei fondi comunitari per evitare che gli autori di illeciti sfruttino le differenze tra i diversi ordinamenti nazionali.
"La Commissione sta innalzando il livello della lotta contro le frodi nell'Unione europea", ha dichiarato il commissario per la fiscalità Algirdas Šemeta. "Ora gli Stati membri devono dimostrare il loro impegno a combattere le frodi a danno del bilancio Ue". "Ogni centesimo recuperato dagli autori delle frodi - ha concluso il commissario - può essere speso in modo vantaggioso per tutti".
Links
Relazione annuale sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione
Proposta di direttiva sul contrasto alle frodi
Olaf