Legge Stabilita' - Ecobonus, dubbi imprese su detrazioni condomini
Le regole introdotte dalla manovra rischiano di allungare i tempi di pagamento e di potenziare il ruolo degli intermediari finanziari
- Legge di Stabilita' 2016 - Ecobonus, ristrutturazioni e ammortamenti
- Efficienza energetica - consultazione su riqualificazione immobili
Tempi di pagamento troppo lunghi, da un lato. E, dall’altro, troppi poteri agli intermediari finanziari. Le nuove regole sulle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica dei condomini non piacciono alle imprese. Anche se il Governo punta molto sull’effetto che avranno.
Così, mentre l’Agenzia delle Entrate si prepara a licenziare il provvedimento che regolerà nel dettaglio il nuovo meccanismo, si affacciano forti dubbi tra gli operatori: il pericolo, per loro, è che alla prova dei fatti la riforma si riveli una polpetta avvelenata, mettendoli strutturalmente in una situazione di credito di imposta dalla quale sarà difficile uscire.
Le detrazioni nella legge di Stabilità 2016
La Camera dei deputati ha introdotto nella manovra la norma al comma 74. Prevedendo, in sostanza, che i soggetti che si trovano nella no tax area in ambito Irpef per i redditi percepiti da pensione, da lavoro dipendente e da lavoro autonomo possano optare per la cessione della propria detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali, “in favore dei fornitori che hanno effettuato i predetti interventi”.
Non tutto è ancora definito. Questo principio, infatti, dovrà essere reso attuativo, definendolo con un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, entro due mesi dalla data di entrata in vigore della norma. Un provvedimento che, con ogni probabilità, arriverà prima del termine massimo, dal momento che il Governo sta puntando molto su questo nuovo meccanismo.
La relazione tecnica
Secondo la relazione tecnica predisposta al Senato, questa norma avrà effetti finanziari in termini di maggior gettito per gli anni 2016 e 2017 ed effetti negativi per gli anni successivi, fino al 2027. “Si tratta - spiega il testo - di un andamento dell'impatto finanziario coerente con quello tipico delle detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica”. Quindi, nei primi due anni ci sarà un maggior gettito Iva e Irap, mentre per quelli successivi si registrerà l’impatto della fruizione delle agevolazioni, in termini di minor gettito Irpef e Ires.
L’idea base della novità, comunque è che, attraverso lo strumento della cessione, si permetterà di fruire indirettamente dell'agevolazione a quei soggetti che altrimenti non potrebbero beneficiarne, dal momento che rientrano nell’area di non tassazione. In questo modo si sbloccano gli interventi condominiali che rischiavano di rimanere incagliati a causa del voto negativo di una parte dei condomini. Ma si crea anche un effetto per le imprese che andrà verificato sul campo, perché potenzialmente devastante.
I tempi di pagamento
In primo luogo potrebbero nascere problemi sotto il profilo finanziario. Lo sconto al cliente, infatti, andrà fatto nell’immediato. Ma, a valle di questo sconto, il credito fiscale sarà incassato in tempi parecchio lunghi, in dieci rate annuali. Quindi, il rischio è di allungare all’infinito i tempi di pagamento, creando una situazione strutturale di credito di imposta in capo ad alcuni soggetti.
Il peso degli intermediari finanziari
E qui si arriva al secondo punto. Il meccanismo introdotto dalla legge di Stabilità presupporrebbe, di fatto, l’azione costante di un intermediario finanziario, che collabori con l’impresa. Per evitare un impatto drammatico sui propri conti, infatti, le aziende potrebbero essere costrette, dopo avere maturato il credito, a rivolgersi a un soggetto che provveda ad anticipare loro almeno una parte della liquidità. E questo, ovviamente, costerà risorse preziose. Sui tassi da applicare a questo tipo di operazioni, allora, andrebbero posti dei tetti.
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