Dl Sostegni bis: oltre 3 miliardi a Comuni e Regioni
Sono oltre dieci le misure previste dal dl 73-2021 a favore di Comuni e Regioni. Dal Fondo per le città d’arte, a quello per la solidarietà alimentare, passando per il pagamento dei debiti commerciali, infatti, anche il dl Sostegni bis stanzia risorse per assicurare i servizi di prossimità che solo i Comuni e le Regioni possono erogare.
Cosa prevede il dl Sostegni bis?
Ad oltre un anno dall'inizio della pandemia, aumenta la consapevolezza dell'importanza rivestita da Regioni e Comuni nell’arginare la crisi socio-economica causata dal virus.
Per questo, a pochi mesi di distanza dagli oltre 3 miliardi di euro stanziati dal decreto Sostegni, anche la legge di conversione del dl 73-2021 torna ad assicurare ingenti risorse per permettere la funzionalità degli enti locali e territoriali, tramite un mix di misure che vanno dalla tenuta delle finanze locali, al rilancio del turismo, passando per il finanziamento delle iniziative di solidarietà indispensabili per evitare la lacerazione definiva del tessuto sociale del nostro Paese.
- Risorse a enti territoriali per il pagamento dei debiti commerciali
- Fondo per l'equilibrio di bilancio degli enti locali
- Fondo ai Comuni per ridurre la TARI per le imprese
- Fondo per le Città d’arte
- Fondo per interventi di solidarietà alimentare e sostegno alle famiglie
- Fondo per centri estivi e riduzione disagio giovanile
- Ulteriori risorse per Comuni e Regioni
1 miliardo in più agli enti territoriali per il pagamento dei debiti commerciali
In tale contesto, tra le misure senza dubbio più rilevanti previste dal dl Sostegni bis a favore degli enti territoriali, figura lo stanziamento di ulteriori 1.000 milioni di euro per l'anno 2021 a favore del "Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili" creato l’anno scorso dal dl Rilancio.
“L’incremento - si legge nel dl 73-2021 - è attribuito alla “Sezione per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti locali e delle Regioni e Province autonome per debiti diversi da quelli finanziari e sanitari”. Le modalità di attuazione (richiesta, termini per il pagamento ecc.) seguono le stesse regole stabilite per le precedenti anticipazioni.
Fondo da 660 milioni per l’equilibrio di bilancio degli enti locali
Altrettanto importante per la tenuta di molti enti locali è la creazione, presso il ministero dell’interno, di un Fondo da 660 milioni di euro per l’anno 2021 per la riduzione del disavanzo.
La misura riguarda gli enti locali “che hanno peggiorato il disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2019 rispetto all’esercizio precedente a seguito della ricostituzione del fondo anticipazioni di liquidità (...) se il maggiore disavanzo determinato dall’incremento del fondo anticipazione di liquidità è superiore al 10% delle entrate correnti accertate, risultante dal rendiconto 2019 inviato alla BDAP”, si legge nel decreto.
Lo stanziamento sarà ripartito con decreto del ministro dell’interno entro 30 giorni dalla data di conversione in legge del Sostegni bis.
Fondo da 600 milioni ai Comuni per ridurre la TARI per le imprese
Il decreto prevede, poi, la creazione di un Fondo da 600 milioni di euro per l’anno 2021, finalizzato alla concessione da parte dei Comuni di una riduzione della TARI, per attenuare l’impatto finanziario sulle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle rispettive attività.
Le risorse saranno ripartite tra gli enti con un decreto del ministro dell'interno (previa intesa in Conferenza Stato-Città ed autonomie locali), da adottare entro 30 giorni dall'entrata in vigore del dl 73-2021, in base “alla stima per ciascun ente dell’agevolazione massima riconducibile alle utenze non domestiche” per il 2020. I Comuni possono estendere le agevolazioni con oneri a carico del proprio bilancio, ovvero utilizzando le risorse assegnate nell’anno 2020 e non utilizzate, escludendo in ogni caso la ripartizione degli oneri a carico della platea degli utenti del servizio rifiuti.
Un Fondo da 65 milioni per le città d’arte
Inoltre, facendo seguito a misure analoghe già varate negli scorsi decreti anti Covid, anche il dl Sostegni bis torna ad occuparsi del calo dei turisti subito dalle città d’arte. Pertanto, per rilanciarne l’attrattività turistica il dl 73-2021 istituisce un Fondo da 50 milioni destinato all’erogazione di contributi in favore dei Comuni classificati dall’ISTAT a vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica, nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità.
I contributi saranno erogati tenendo conto delle riduzioni di presenze turistiche registrate nel 2020 rispetto al 2019 e verranno destinati ad iniziative di valorizzazione turistica dei centri storici e delle città d’arte. Per sapere però più nel dettaglio le disposizioni di attuazione della norma, bisognerà aspettare un decreto del ministero del turismo.
Dopo il passaggio in parlamento, il Fondo arriva ad avere una dotazione complessiva di 65 milioni di euro, di cui:
Fondo da 500 milioni per i Comuni per interventi di solidarietà alimentare e sostegno alle famiglie
Nell’arginare gli effetti socio-economici della crisi sulle fasce più deboli della popolazione, i Comuni hanno giocato senza dubbio un ruolo di primo piano. Per questo anche il dl 73-2021 torna a stanziare risorse in materia, istituendo un Fondo da 500 milioni di euro per permettere ai sindaci di:
- Adottare misure urgenti di solidarietà alimentare;
- Sostenere le famiglie che versano in stato di bisogno per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche.
Le risorse saranno ripartite tramite un decreto del ministro dell’interno entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto Sostegni bis, sulla base dei seguenti criteri:
- Il 50% sarà allocato in proporzione alla popolazione residente di ciascun Comune;
- Il restante 50% verrà ripartito, invece, in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun Comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione.
Risorse alle amministrazioni sul territorio per giovani e bambini
Inoltre, sempre con l'obiettivo di permettere a Comuni e Regioni di erogare servizi utili ad alleggerire il peso della crisi sulle spalle dei cittadini, il decreto Sostegni bis stanzia risorse sia per i centri estivi, sia per contrastare i fenomeni di disagio giovanile, sia per i minori allontanati dalle famiglie.
In primis viene incrementato di 135 milioni di euro il Fondo per le politiche della famiglia, per finanziare le iniziative dei Comuni - da attuarsi tra il 1° giugno e il 31 dicembre 2021 (anche in collaborazione con enti pubblici e privati) - per potenziare i centri estivi, i servizi socioeducativi territoriali e i centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività dei minori. I criteri di riparto delle risorse saranno stabiliti con un decreto del ministro per le pari opportunità e la famiglia, previa intesa in sede di Conferenza unificata.
Il dl 73-2021, inoltre, aumenta di 35 milioni di euro per l’anno 2021 la dotazione del Fondo per le politiche giovanili, in modo da dare sufficiente benzina alle Regioni per finanziare politiche di prevenzione e contrasto ai fenomeni di disagio giovanile e comportamenti a rischio, anche attraverso:
- Attività di assistenza e supporto psicologico;
- Azioni volte a favorire l’inclusione e l’innovazione sociale nonché lo sviluppo individuale;
- La promozione di attività sportive per i giovani di età inferiore ai 35 anni.
I criteri di riparto e le modalità di attuazione degli interventi realizzati dalle Regioni e dal sistema delle Autonomie locali verranno definiti con decreto del ministro per le politiche giovanili, d’intesa con la Conferenza unificata.
Infine viene istituito un Fondo per contribuire alle spese sostenute dai Comuni fino a 3mila abitanti per l’assistenza ai minori per i quali è stato disposto l’allontanamento dalla casa familiare. Il Fondo ha una dotazione di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, che verranno ripartiti grazie ad un decreto del Ministro dell’interno da adottarsi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto 73-2021.
Le altre misure per gli enti locali e territoriali previste dal decreto Sostegni bis
Il decreto prevede, infine, tutta una serie di altre misure che interessano aspetti specifici della strategia di contrasto alla crisi socio-economica causata dal Covid. Tra queste figurano:
- L’aumento della dotazione del Fondo per il trasporto pubblico locale (art. 1, comma 816, L. 30 dicembre 2020, n. 178) che nel 2021 potrà quindi contare su ulteriori 450 milioni di euro. Le risorse saranno assegnate entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del dl 73-2021 con decreto del ministro delle infrastrutture, previa intesa in sede di Conferenza unificata;
- L’incremento di 100 milioni di euro (da 250 a 350 milioni) del Fondo previsto dall’art. 25 del d.l. Sostegni per ristorare parzialmente i Comuni delle minori entrate derivanti dalla mancata riscossione dell'imposta di soggiorno, del contributo di sbarco e del contributo di soggiorno conseguenti all’adozione delle misure di contenimento del COVID-19. La ripartizione del Fondo sarà fatta con uno o più decreti del ministro dell’interno, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da adottare entro il 31 ottobre 2021;
- L’aumento a 10 milioni di euro della dotazione del Fondo (istituito dalla Manovra 2021) per compensare le città portuali che hanno subìto perdite economiche a seguito del calo del turismo crocieristico prodotto dalla pandemia;
- La modifica al “Fondo per i Comuni in stato di dissesto finanziario”. In questo modo - spiega l’ANCI - “sono ammessi al riparto dei 10 milioni di euro stanziati dalla legge di bilancio 2021 gli enti in dissesto i cui organi sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa alla data del 1° gennaio 2021” e non più soltanto gli “enti in stato di dissesto i cui organi fossero stati invece sciolti alla data del 15 giugno 2020” (individuati dall’allegato B del DM 19/10/2020 del Ministero dell’interno);
- La previsione di un contributo di 5 milioni per l’anno 2021 in favore degli enti di area vasta in stato di dissesto finanziario. Le modalità di attuazione e i criteri di riaprto saranno definiti in un decreto del Ministro dell’interno da adottare entro 90 giorni dalla data di conversione del decreto legge.
Inoltre per la “valorizzazione turistica del paese in relazione alle Olimpiadi invernali 2026” la norma autorizza la spesa di 35 milioni per l’anno 2021, demandando ad uno o più decreti del Ministro del turismo l’individuazione delle infrastrutture sportive da finanziare.
Il dl 73-2021, infine, estende alle risorse assegnate agli Enti locali “a titolo di ristori specifici di spesa che rientrano nelle certificazioni” 2020 e 2021 la possibilità di utilizzo anche per l’anno 2021, fermi restando i vincoli di utilizzo originariamente previsti dalle norme di assegnazione. Tale possibilità era finora assicurata (co. 823, L.Bilancio 2020) limitatamente alle risorse emergenziali assegnate nel 2020 con il cd. “Fondone”.
Consulta il testo del dl n. 73-2021, GU Serie Generale n.123 del 25 maggio 2021
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