CER: arriva il vademecum ANCI per i Comuni
L’ANCI ha presentato un nuovo vademecum per orientare le amministrazioni comunali nell’ambito delle configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile (CACER). Lo strumento, redatto con il supporto del GSE, serve ad avvicinare i Comuni alle opportunità legate alle comunità energetiche rinnovabili, così da favorire la diffusione delle CER sul territorio nazionale.
PNRR: i contributi per le comunità energetiche rinnovabili e l’autoconsumo
Il vademecum ANCI sulle CER per i Comuni è stato presentato il 21 maggio, in occasione del convegno organizzato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani e dal GSE con l’obiettivo di rafforzare le competenze tecniche delle pubbliche amministrazioni e degli enti locali e informarli sui benefici ambientali, economici e sociali collegati alle comunità energetiche rinnovabili.
Al convegno hanno partecipato il Presidente GSE, Paolo Arrigoni, e il Vicepresidente vicario ANCI, Roberto Pella, che hanno posto l’accento sulla rilevanza di strumenti divulgativi, come il vademecum, a supporto delle iniziative delle pubbliche amministrazioni, mentre i sindaci Mario Conte (Treviso), Michelangelo Giansiracusa (Ferla) e Luigi Ferrero (Frinco) hanno raccontato le rispettive esperienze di comunità energetiche, evidenziando i vantaggi delle configurazioni di autoconsumo in termini di produzione di energia pulita e di sviluppo territoriale.
Cosa sono le CER?
Introdotte in Italia dal Decreto Milleproroghe 162/2019 in attuazione alla Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE), le comunità energetiche rinnovabili sono associazioni tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni, imprese, che decidono di unirsi con l’obiettivo di dotarsi di uno o più impianti per la produzione, l’autoconsumo e la condivisione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Le CER sono, dunque, configurazioni di autoconsumo, che possono contare su incentivi per un valore complessivo di 5,7 miliardi, dei quali 2,2 miliardi finanziati con il PNRR, per sostenere la produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili.
I vantaggi delle CER sono molteplici. Da una parte, come spiegato da Davide Di Giuseppe, Responsabile Autoconsumo e Comunità energetiche del GSE, le CER hanno accesso ad agevolazioni in forma di contributi in conto esercizio per l’energia elettrica autoconsumata da impianti alimentati da fonti rinnovabili e a contributi in conto capitale a valere su PNRR.
Dall’8 aprile sono aperti i portali del GSE per la presentazione delle domande di accesso ad entrambe le tipologie di incentivi, sulla base delle regole operative che dettano requisiti di ammissibilità e tempistiche.
Dall’altra, come ricordato da Estella Pancaldi, Responsabile Promozione e Assistenza alla Pubblica Amministrazione del GSE, e Antonella Galdi, Vice Segretario Generale dell'ANCI, le CER hanno una rilevante dimensione ambientale e sociale e offrono opportunità ai piccoli Comuni del territorio nazionale di utilizzare in maniera condivisa energia pulita sulla base della collaborazione interna attraverso le configurazioni per l’autoconsumo diffuso.
Il Vademecum ANCI sulle CER
Dentro questo quadro, il vademecum rappresenta uno strumento divulgativo che ANCI ha realizzato in collaborazione con il GSE per fornire agli enti locali informazioni chiare e utili sui meccanismi di sostegno previsti per le Pubbliche Amministrazioni per l’effettiva messa a terra delle comunità locali per l’autoconsumo di energia rinnovabile.
Come spiegato da Giada Maio, Responsabile Ufficio Energia, Qualità dell’aria, Mobilità sostenibile e Trasporto Pubblico Locale ANCI, il vademecum si inserisce nel generale quadro degli strumenti, anche digitali (come mappe e simulatori), che l’ANCI e il GSE hanno messo a disposizione dei Comuni per aiutarli ad orientarsi nel complesso panorama dell’autoconsumo e comprendere le opportunità legate al nuovo meccanismo delle CER.
Nello specifico, il documento illustra le tre forme giuridiche previste per l’implementazione delle CER - associazione, cooperativa e fondazione di partecipazione - suggerendo ai Comuni come scegliere tra queste, a seconda del contesto locale di riferimento, del numero dei partecipanti e delle risorse disponibili.
La guida descrive nel dettaglio anche gli aspetti organizzativi e gestionali per un corretto uso dell’energia da parte delle CER attraverso l’istituzione di uffici o settori dedicati o contando sul supporto di figure professionali come l’energy manager o partner qualificati.
Il vademecum si concentra poi sul tema delle risorse, suggerendo, in caso di difficoltà di finanziamento, l’eventualità di ricorrere a capitali privati tramite contratti di approvvigionamento energetico o contratti di prestazione energetica con una ESCo, oltre ad altre forme di partenariato pubblico-privato.
Con riferimento all’aspetto strategico, il documento pone l’accento sull’importanza dell’aggiornamento costante dei dati - circa patrimonio, asset, consumi e aree idonee per le CER -, sottolineando la rilevanza del dialogo con gli operatori di distribuzione e suggerendo la definizione di un masterplan degli investimenti basato su una corretta analisi costi-benefici.
Infine, un richiamo all’importanza di una solida conoscenza delle altre opportunità offerte dalla normativa di riferimento, inclusi i contributi pubblici per interventi complementari allo sviluppo dell’autoconsumo, quali gli incentivi previsti dal Conto Termico per l’efficientamento e l’elettrificazione dei consumi negli edifici pubblici.
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