Dissesto idrogeologico – 11 miliardi per il piano Proteggi Italia
Il Governo lancia Proteggi Italia, il piano nazionale da 11 miliardi di euro per il triennio 2019-2021 per la messa in sicurezza del territorio dal rischio di dissesto idrogeologico.
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"L'Italia è un Paese fragile, serve una terapia del territorio per proteggerlo e metterlo in sicurezza". Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato in conferenza stampa il Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico Proteggi Italia.
Parole d'ordine del Piano per la sicurezza del territorio sono coordinamento, semplificazione e accelerazione degli investimenti, con riferimento a quattro pilastri:
- Emergenza,
- Prevenzione
- Manutenzione
- Semplificazione e rafforzamento della governance.
Previsti stanziamenti per 10,853 miliardi di euro per il triennio 2019-2021 a disposizione di Regioni ed Enti locali, di cui:
- 3,9 miliardi fanno capo al Ministero dell'Ambiente,
- 230 milioni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri,
- 40 milioni al Ministero della Difesa,
- 1,1 miliardi al Ministero dell'Interno,
- 2,3 miliardi al Ministero delle Politiche Agricole,
- 3,1 miliardi al Dipartimento della Protezione Civile.
I primi 3 miliardi di euro sono disponibili nell'ambito del Piano stralcio 2019 per opere immediatamente cantierabili. "Entro fine aprile, da parte delle competenti amministrazioni saranno sottoposti alla cabina Strategia Italia e al CIPE i progetti urgenti e immediatamente cantierabili. I piani saranno il risultato della collaborazione e delle proposte degli Enti locali interessati", ha spiegato Conte.
Gli interventi riguarderanno l'intero territorio nazionale, con particolare attenzione alle regioni che tra ottobre e novembre dell'anno scorso sono state colpite da diverse ondate di maltempo, cui il governo dedica 3,1 miliardi per i prossimi 3 anni. Di questi, 2,6 miliardi sono stati previsti nella legge di Bilancio 2019 e già ripartiti tra 16 Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, mentre altri 524 milioni sono stati recuperati dal decreto fiscale e dovranno essere assegnati successivamente.
Le risorse saranno assegnate al Dipartimento della Protezione Civile che a sua volta li trasferirà ai commissari per l'emergenza nelle singole Regioni.
Questa la ripartizione, al netto degli altri fondi da ripartire in base all’art. 24 quater del decreto fiscale:
- Abruzzo € 202.891.933,61,
- Basilicata € 10.936.491,69,
- Bolzano € 81.600.988,97,
- Calabria € 115.831.372,17,
- Emilia-Romagna € 135.011.054,78,
- Friuli Venezia € 277.680.104,41,
- Lazio € 82.965.061,83,
- Liguria € 333.689.792,31,
- Lombardia € 96.798.337,18,
- Molise € 9.862.485,28,
- Sicilia € 221.477.754,53,
- Toscana € 68.086.015,48,
- Trento € 133.264.320,41,
- Veneto € 755.912.355,61,
- Piemonte € 4.789.474,18,
- Umbria € 3.052.323,83,
- Valle D'Aosta € 290.886,79.
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Cantiere Ambiente
Ad accompagnare l'attuazione del Piano ci sarà anche un intervento sulle norme. "Nei prossimi giorni presenteremo un disegno di legge chiamato 'cantiere ambiente', perché vogliamo aprire i cantieri più belli, nel rispetto dell'ambiente", ha spiegato il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, anticipando la creazione di un hub operativo in capo al dicastero che curerà e organizzerà gli investimenti per interventi di messa in sicurezza contro il dissesto idrogeologico, di difesa del suolo, per la tutela del territorio e delle acque.
Presso ciascuna Regione verrà inoltre costituito il NOS, cioè il Nucleo operativo di supporto, una struttura di tecnici che sostengono il Commissario di governo, mentre al Ministero dell’Ambiente ci sarà una task force di nove tecnici che costituiranno una segreteria tecnica di supporto e monitoraggio.
Per la parte di competenza del Ministero dell'Ambiente si prevede un piano operativo contro il dissesto idrogeologico da 3,958 miliardi per il triennio 2019-2021, cui si aggiungono 2,641 miliardi di euro fino al 2030, al ritmo di 900 milioni a triennio, per interventi strutturali, su impulso dei Presidenti di Regione in qualità di commissari straordinari per il dissesto.
Per quanto riguarda il Ministero delle Politiche agricole, invece, i 2,371 miliardi di euro complessivi sono destinati ad azioni e interventi finalizzati a:
- Difesa idrogeologica delle aree montane, agricole e forestali,
- Interventi di salvaguardia di infrastrutture legate all’agricoltura,
- Gestione forestale sostenibile,
- Recupero dei terreni abbandonati e di difesa dei boschi.
Cooperazione rafforzata con Bruxelles
Alla buona riuscita di Proteggi Italia contribuirà anche la collaborazione con la Commissione europea, ha spiegato la ministra per il Sud Barbara Lezzi, che ha ricordato di aver "chiesto alla commissaria europea per le Politiche regionali Corina Cretu di stipulare un patto di cooperazione rafforzata con me e le Regioni italiane per mettere a sistema anche i fondi europei destinati al dissesto idrogeologico". Si tratta in totale di circa 1,6 miliardi di euro, che si vanno ad aggiungere ai quasi 11 miliardi stanziati nel Piano nazionale.
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La cooperazione rafforzata con la Commissione UE aiuterà le Regioni ad accelerare la spesa dei fondi UE attraverso tabelle di marcia per il rispetto dei cronoprogrammi previsti e attività di supporto amministrativo agli Enti locali nella progettazione degli interventi.
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