Agenda digitale e Industria sostenibile – piu’ risorse per il bando FRI
Aggiornato il 19 dicembre 2017 Incrementate le risorse del bando per grandi progetti di R&S a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca. Domande dall'8 gennaio.
> Agenda digitale e Industria Sostenibile – i finanziamenti del bando FRI
> FRI e Fondo Crescita Sostenibile – finanziamenti per ricerca e sviluppo
Con decreto del 18 ottobre 2017 il Ministero dello Sviluppo economico ha incrementato le risorse finanziarie destinate agli interventi in favore di grandi progetti di ricerca e sviluppo a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI). Previste anche modifiche relativamente alle condizioni di accesso alle agevolazioni.
Del 18 dicembre 2017 anche il decreto direttoriale del MISE che fissa termini e modalità per la presentazione delle domande.
I finanziamenti per grandi progetti di R&S
Con decreti del 15 ottobre 2014 il Ministero dello Sviluppo economico ha approvato finanziamenti a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), istituito presso Cassa depositi e prestiti, per:
- l’intervento in favore di grandi progetti di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione elettroniche e per l'attuazione dell’Agenda digitale;
- l’intervento in favore di grandi progetti di ricerca e sviluppo nell'ambito di specifiche tematiche rilevanti per l’Industria sostenibile.
I decreti del 15 ottobre 2014, in particolare, hanno messo a disposizione un totale di 400 milioni di euro tramite il Fondo Crescita Sostenibile (FCS) per finanziare grandi progetti di ricerca e sviluppo, di cui 150 milioni di euro per sfruttare al meglio il potenziale delle ICT e delle tecnologie abilitanti fondamentali e 250 milioni per favorire la sostenibilità in ambito industriale.
Con i due bandi alle imprese, startup comprese, e ai centri di ricerca è stata data l'opportunità di accedere a finanziamenti agevolati e contributi diretti alla spesa.
Il rifinanziamento di Agenda digitale e Industria sostenibile
Il 3 luglio 2015, a meno di una settimana dall'apertura dello sportello, il MISE ha dovuto sospendere l'operatività del bando per l'Industria sostenibile, a fronte di una domanda di fondi pari al triplo delle risorse stanziate, lasciando invece aperto il bando ICT-Agenda digitale.
Di qui la decisione, assunta con decreto ministeriale del 24 luglio 2015, di riattivare i due interventi con risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca, in particolare 100 milioni di euro per l'Agenda digitale e 350 milioni di euro per l'Industria sostenibile.
In associazione alle agevolazioni sotto forma di finanziamento agevolato erogate a valere sul FRI, sono stati destinati ulteriori 20 milioni all'intervento Agenda digitale e ulteriori 60 milioni a Industria sostenibile, a valere sul Fondo crescita sostenibile.
Riprogrammazione delle risorse finanziarie
Dato il notevole interesse delle imprese nei confronti dell’intervento Industria sostenibile, le cui domande sono state presentate con continuità fino a comportare l’esaurimento delle risorse finanziarie, e dell’interesse più contenuto per l’intervento Agenda digitale, per garantire la massima copertura dei progetti presentati dalle imprese per entrambi gli interventi agevolativi, il MISE, con decreto ministeriale del 24 gennaio 2017, ha previsto una ridistribuzione delle risorse stanziate, prevedendo:
- per Industria sostenibile un incremento delle risorse FRI per il finanziamento agevolato di 75 milioni di euro, dagli iniziali 350 milioni a 425 milioni di euro, e delle risorse FCS di 15 milioni di euro, da 60 a 75 milioni di euro;
- per Agenda digitale una riduzione delle risorse FRI di 75 milioni di euro, da 100 milioni a 25 milioni di euro, e delle risorse FCS di 15 milioni di euro, da 20 a 5 milioni di euro.
Nuova iniezione di risorse e modifiche al decreto del 24 luglio 2015
Con decreto del 18 ottobre 2017, il Ministero ha ora previsto un incremento delle risorse per gli interventi agevolativi Agenda digitale e Industria sostenibile, rispettivamente:
- di 350 milioni di euro a valere sulla dotazione di risorse FRI per la concessione di agevolazioni nella forma del finanziamento agevolato;
- 100 milioni, a valere sulle risorse del Fondo Crescita Sostenibile (FCS), per la concessione di agevolazioni nella forma del contributo diretto alla spesa.
Le risorse complessive ammontano dunque a 980 milioni di euro.
Sale l'intensità degli aiuti
Introdotte, inoltre, modifiche al decreto 24 luglio 2015 relativamente al finanziamento agevolato, che ora copre una percentuale nominale delle spese ammissibili per un importo non inferiore al 50% e, comunque, non superiore al 60% per le imprese di grande dimensione (prima era del 50%) e al 70% per le PMI (contro il 60% della versione precedente).
Aumentata anche l'intensità dei contributi diretti alla spesa: se nella versione del luglio 2015 si prevedeva che tali contributi dovessero arrivare fino al 15% delle spese ammissibili per le imprese di piccola e media dimensione e fino al 10% per le grandi, nella nuova versione si prevede che il contributo è concesso nella misura del 20% della spesa ammissibile.
Aggiunto al decreto del 24 luglio 2015 anche l’articolo 7-bis che stabilisce che, qualora il valore complessivo dell'agevolazione, in termini di equivalente sovvenzione lordo, superi l'intensità massima prevista dalla disciplina comunitaria, l'importo del contributo diretto alla spesa è ridotto al fine di garantire il rispetto della predetta intensità.
Le novità contenute nel decreto saranno applicate alle domande presentate successivamente al 15 dicembre 2017, data di pubblicazione del testo in Gazzetta ufficiale.
Quando e come presentare la domanda
Il decreto direttoriale MISE del 18 dicembre 2017 fissa a partire dall'8 gennaio 2018 a partire dalla quale possono essere presentate le domande sia per Industria sostenibile che per Agenda digitale, alle quali applicare le modifiche previste dal decreto ministeriale.