Antisismica scuole - gli interventi approvati nelle zone 1 e 2
Ecco i Comuni che possono accedere ai contributi per la valutazione del rischio sismico nelle scuole, di cui al bando MIUR-Casa Italia da 145 milioni di euro. ANCI chiede di far slittare i tempi per effettuare le verifiche di vulnerabilità.
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Pubblicata la graduatoria dei Comuni beneficiari dei contributi per il finanziamento di verifiche di vulnerabilità e la progettazione di eventuali interventi di adeguamento delle scuole nelle zone sismiche 1 e 2.
Si tratta dei contributi stanziati con un bando emanato dal Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca e dal dipartimento Casa Italia, che ha messo a disposizione 145 milioni per gli Enti locali proprietari di uno o più edifici scolastici, di cui 100 milioni dal MIUR e 45 milioni da Casa Italia.
Il 20% delle risorse MIUR è destinato ai Comuni delle quattro Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) colpite dai terremoti del 2016 e del 2017.
La graduatoria dei beneficiari è stata definita in base a una serie di criteri, tra cui la vetustà degli edifici, la quota di cofinanziamento, l’appartenenza alla zona sismica 1 o 2, la tipologia costruttiva e di progettazione.
A selezione conclusa, la graduatoria predisposta dal MIUR verrà trasferita al dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che provvederà a finanziare, nell’area di propria competenza e con le proprie risorse, le verifiche di vulnerabilità e la progettazione di eventuali interventi di adeguamento degli edifici scolastici che si trovano nella zona sismica 1.
In base a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2017, le verifiche di vulnerabilità devono essere effettuate entro il 31 agosto. Ma alla luce delle difficoltà per gli Enti locali di rispettarla l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (ANCI) chiede di far slittare questa scadenza.
Richiesta che va contro quanto richiesto nelle scorse settimane da Cittadinanzattiva, che aveva lanciato un appello rivolto ai Comuni e alle Province affinché effettuino le verifiche di vulnerabilità sismica approfittando dei mesi estivi di chiusura delle scuole, per conoscerne le reali condizioni di sicurezza, realizzare gli interventi richiesti ove già noti gli esiti di tali verifiche, e progettare eventuali interventi da effettuare grazie ai fondi della nuova programmazione triennale 2018-2020.