Infrastrutture - Enti locali, 200 milioni per progettazione
Raggiunta in Conferenza unificata l’intesa su due decreti che destinano 200 milioni di euro per la progettazione di infrastrutture da parte degli Enti locali.
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L’intesa raggiunta in Conferenza unificata stanzia 110 milioni di euro per la progettazione delle opere prioritarie e 90 milioni per quegli Enti che, privi delle risorse interne necessarie, avrebbero difficoltà a redigere i progetti di opere talvolta urgenti e necessarie.
Fondo per la progettazione delle opere prioritarie
Il primo decreto riguarda il riparto delle risorse del Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, con cui vengono destinati 110 milioni di euro dal 2018 al 2020 ai progetti di fattibilità di Piani urbani per la mobilità sostenibile (Pums) e a progetti relativi a opere portuali.
Il Fondo per la progettazione delle opere prioritarie è stato istituito dall’articolo 202 del Codice Appalti e finanziato con 490 milioni di euro dal Fondo Investimenti della Legge di Bilancio per il 2017.
I 110 milioni sono state ripartiti tra le 15 Autorità Portuali (29,88 milioni), le 14 Città Metropolitane (24,9 milioni), i 14 Comuni capoluogo delle Città Metropolitane (29,88 milioni), i 36 Comuni capoluogo di Regione o di Provincia autonoma e i Comuni con popolazione superiore a 100mila abitanti (24,9 milioni).
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Fondo per la progettazione
Con il decreto relativo al Fondo per la progettazione degli Enti locali - istituito dalla Manovra 2018 - vengono ripartiti 90 milioni di euro in tre anni (30 milioni all’anno per il triennio 2018-2020) per il cofinanziamento della redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica e la redazione dei progetti definitivi relativi alla messa in sicurezza degli edifici e delle strutture pubbliche, con priorità agli edifici e alle strutture scolastiche.
Le risorse del Fondo andranno alle Province (37,3 milioni) alle Città metropolitane (15 milioni) e ai Comuni che presenteranno domanda (37,7 milioni).
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Nel riconoscimento dei contributi sarà data priorità ai progetti definitivi degli Enti locali di opere destinate alla messa in sicurezza di edifici pubblici e strutture scolastiche.
Ai finanziamenti saranno ammessi anche i progetti di demolizione e ricostruzione che mantengano la stessa destinazione d’uso, quelli per l’adeguamento degli edifici alla normativa sismica e per la messa in sicurezza edile ed impiantistica.