Horizon 2020: fondi UE per progetto IoTwins in Emilia-Romagna
La Data Valley emiliano-romagnola è pronta ad accogliere IoTwins, il nuovo progetto europeo finanziato da Horizon 2020 per l’applicazione di big data a impianti di produzione in ambito manifatturiero.
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IoTwins è uno dei progetti europei di maggior rilievo nell’ambito del programma Horizon 2020, sia per il suo valore economico, sia per le competenze scientifiche e per la rilevanza dei soggetti coinvolti.
Ammonta infatti a 20 milioni di euro la cifra prevista per il progetto, coordinato da Bonfiglioli Riduttori, azienda leader mondiale nella produzione di riduttori di potenza fra le maggiori a livello europeo per innovazione e digitalizzazione applicata alla produzione.
Presenti anche altri partner locali: l'iniziativa può contare sul coordinamento scientifico dell’Università di Bologna, sulle infrastrutture di calcolo dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e del Cineca e sull’ulteriore supporto della Regione Emilia-Romagna, attraverso Art-ER, la società regionale a sostegno dell’innovazione, dell’attrattività e dell’internazionalizzazione del sistema territoriale, per la valorizzazione e diffusione dei risultati del progetto a livello regionale, nazionale ed europeo.
“L’avvio di progetti di questa portata dimostra la dinamicità e la competitività delle nostre imprese e della rete regionale dell’alta tecnologia e formazione, con un forte legame fra mondo produttivo e università, e conferma il peso delle politiche industriali che abbiamo portato avanti in questi anni grazie agli investimenti su Big Data, digitale e infrastrutture di calcolo”, afferma Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna.
Tra le altre imprese ed istituzioni che partecipano a IoTwins ricordiamo Marposs, Siemens, il Centro di supercalcolo di Barcellona e il Fraunhofer Institute di Monaco di Baviera.
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IoTwins: come funziona il progetto europeo
Lo scopo di IoTwins è riuscire a valutare in anticipo, grazie alla realtà virtuale, pro e contro dei processi industriali che saranno poi applicati alle produzioni effettive.
Per poter digitalizzare impianti di produzione in ambito manifatturiero e strumenti di gestione di infrastrutture, il progetto prevede la realizzazione di “gemelli digitali” su 12 piattaforme di test.
I gemelli virtuali non sono altro che copie virtuali di processi e di impianti reali che interagiscono tra loro e che, attraverso la raccolta di grandi quantità di dati, riescono a simulare i diversi scenari per definire le azioni correttive e ottimizzare l’efficienza.
In particolare:
- 4 test bed verranno realizzati in ambito manifatturiero per la diagnosi predittiva nelle numerose aree di attività in cui operano i partner industriali del consorzio (turbine eoliche, macchine utensili per la produzione di componenti automotive, macchine per la produzione di alberi a gomito, macchine per la produzione di tappi per bottiglie),
- 3 test bed saranno incentrati sulla gestione di infrastrutture, verranno infatti applicati all’ottimizzazione della gestione dello Stadio di Barcellona, sulle cosiddette Smart Grid, cioè l'insieme di una rete di informazione e di una rete di distribuzione per gestire la rete elettrica in maniera "intelligente", per monitorarne la qualità dell’energia e sulla gestione olistica delle infrastrutture di supercalcolo,
- 5 test bed riguarderanno la replicabilità e la standardizzazione dei modelli precedenti per definirne nuovi ambiti di applicazione e sviluppare modelli di business innovativi in ambito manifatturiero e nella gestione infrastrutture.
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