Investimenti verdi via dal deficit: Gualtieri prova a convincere l’UE
Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, a margine del suo primo Eurogruppo a Helsinki, cerca di convincere l’Europa a scorporare gli investimenti italiani in materia ambientale dal calcolo del deficit.
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“Una manovra restrittiva sarebbe controproducente e stiamo lavorando per collocarla nel quadro di una più generale e appropriata 'fiscal stance' dell'area euro”, ha sottolineato ancora il ministro dell'Economia.
Green New Deal al centro della prossima Manovra
Uno dei punti da cui il nuovo Esecutivo ha intenzione di partire, già con la prossima Manovra, è il cosiddetto Green New Deal, il punto del programma di Governo che mette al centro la protezione dell’ambiente, il ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto dei cambiamenti climatici.
Progetto che non può però essere attuato senza “un piano straordinario di investimenti pubblici e privati”.
“In questo quadro”, ha dichiarato Gualteri, “sarebbe opportuno che la quota di finanziamenti nazionali ricevesse un trattamento diverso da quello attuale e venisse scorporata dal calcolo del deficit strutturale”.
E pare che da parte della Commissione ci sia disponibilità ad “approfondire forme per proteggere gli investimenti legati alle grandi priorità europee a partire dall'azione per il clima”.
Anche il premier Conte, alla Fiera del Levante, ha battuto su questo tasto: l'attenzione UE al Green New Deal è massima e il “contributo dell'Italia a questo passaggio cruciale della programmazione sociale ed economica europea sarà quello di lavorare affinché gli investimenti verdi da parte degli Stati membri siano quanto più possibile incentivati. Per questo, chiederemo l'esclusione degli investimenti verdi dal calcolo del deficit, ai fini del rispetto del patto di stabilità e crescita”.
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L’Italia entra nella coalizione dei 40 sul clima
Sempre a Helsinki, durante il pranzo di lavoro Ecofin dedicato al rafforzamento dell’azione sul clima, Gualtieri ha annunciato l’adesione dell’Italia alla coalizione dei ministri finanziari per la lotta al cambiamento climatico.
“Con questa decisione intendiamo rafforzare il nostro impegno per un’economia e una società più verdi a livello nazionale, europeo e globale”, ha dichiarato Gualtieri, salutato dall’applauso dei colleghi.
Creata nel 2018, la Coalizione è attualmente composta da 40 paesi, quasi tutti gli europei, oltre a nord e sudamericani, asiatici e africani.
La battaglia per la sostenibilità ambientale, essenziale per contrastare il cambiamento climatico, può generare da qui al 2030 investimenti per 26 trilioni di dollari e creare 65 milioni di nuovi posti di lavoro.
Fra i temi sul tavolo a Helsinki, anche la riforma della tassazione sull’energia UE, che la presidenza finlandese vorrebbe allineare agli obiettivi climatici.
Photo credit: EU2019FI - © Vesa Moilanen/Finnish Government