Fintech – i test promuovono la blockchain per le banche di ABI
Un nuovo passo avanti del progetto di applicazione di una blockchain alla spunta interbancaria, che supera con successo il test tecnico in vista dell’introduzione del sistema prevista per marzo 2020.
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Spunta Project, il programma coordinato da Abi Lab, il Centro di ricerca e innovazione per la banca promosso dall’Associazione bancaria italiana, ha l’obiettivo di applicare la Distributed ledger technology (Dlt) ai processi interbancari. Lo scopo è la maggiore visibilità delle informazioni, più velocità di esecuzione e possibilità di verifiche direttamente sull’applicazione. I nodi, nati per la Spunta, potranno poi rappresentare strutture operative per altre funzionalità.
La Spunta interbancaria
Il processo di Spunta è l’insieme delle attività per riconciliare i flussi e le operazioni che danno vita a scritture sui conti reciproci Italia. In questo campo rientra anche la gestione dei sospesi, attraverso azioni per giungere alla loro sistemazione.
Le banche e Abi Lab hanno lavorato a Spunta Project con l’obiettivo di semplificare e standardizzare il processo di riconciliazione bancaria a livello nazionale, prevedendo l’uso della tecnologia basata su registri distribuiti, la Dlt blockchain appunto.
I risultati del test di Spunta Project
Il test al quale Spunta Project è stato sottoposto interessa il caricamento di 200 milioni di dati, ossia il volume che tutto il sistema bancario operante in Italia produrrebbe in un anno. Il test è servito per provare la sostenibilità effettiva del processo e della piattaforma.
La verifica è stata messa a punto con 35 nodi per avere il polso anche sul territorio della concreta robustezza dell’infrastruttura. In altre parole, l’architettura applicata ha simulato una dinamica concreta, senza l’uso di accorgimenti tecnici particolari.
Nell’ambito dell’esperimento, il caricamento e la riconciliazione dei dati si sono svolti in un ambiente geograficamente distribuito e collegato in rete sicura, quindi il processo è stato testato da Nord a Sud e i nodi distribuiti hanno consentito di caricare movimenti realistici.
Il test, superato pienamente da Spunta Project, ha permesso di raggiungere un duplice risultato: da un lato il caricamento dei dati, dall’altro l’analisi dei tempi di risposta del processo.
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I nuovi principi
L’aggiornamento dell’accordo per la tenuta dei conti reciproci tra banche per quanto riguarda la spunta interbancaria, permette in prospettiva lo svolgimento a regime del processo di Spunta in una nuova modalità, utilizzando cioè dal 1° marzo 2020 la tecnologia basata sui registri distribuiti o Dlt.
Le basi della nuova operatività sono:
- visibilità completa dei movimenti propri e della controparte;
- rapidità nella gestione dei flussi relativi ai conti reciproci, con riconciliazione su base giornaliera invece che mensile;
- condivisione delle regole di spunta dei movimenti in modo simmetrico tra le banche controparti;
- gestione integrata delle comunicazioni e dei processi in caso di sbilancio.
Chi è impegnato nel progetto?
Allo Spunta Project sono impegnate 18 banche, che rappresentano il 78% del mondo bancario in termini di numero di dipendenti: istituti che hanno partecipato alle scelte, all’implementazione e alla sperimentazione della nuova tecnologia distribuita.
Al progetto, oltre alle banche, partecipano anche Ntt Data e Sia, oltre a R3 con la piattaforma Corda, sotto il coordinamento di Abi Lab, il Centro di ricerca e innovazione per la banca promosso dall’Associazione bancaria italiana.
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