Blockchain: progetto pilota per la tracciabilita' del tessile made in Italy
E' stato presentato presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) il primo progetto pilota per l’applicazione della tecnologia blockchain alle PMI della filiera tessile.
> Startup - cos’e’ il Fondo Nazionale Innovazione
Obiettivo del progetto, affidato ad IBM, è quello di individuare tutti i vantaggi della tecnologia blockchain nell’ambito del comparto tessile conciario made in Italy in termini di:
- tracciabilità dei prodotti lungo la filiera,
- certificazione della provenienza al consumatore,
- contrasto alla contraffazione,
- garanzia della sostenibilità sociale e ambientale delle produzioni.
Il progetto si divide in due fasi:
- la prima fase riguarda lo studio di fattibilità e prevede, oltre a un workshop divulgativo/informativo per comprendere le principali caratteristiche della blockchain, un’attività di esplorazione e design thinking tesa a individuare insieme alle imprese casi specifici per l’analisi dei processi produttivi ai quali applicare la tecnologia della catena a blocchi,
- la seconda fase riguarda la sperimentazione vera e propria e si conclude con uno studio di riepilogo delle condizioni di fattibilità per le filiere del settore sulla base dei risultati emersi nella fase di esplorazione.
Negli intenti dei promotori, il progetto pilota dovrebbe costituire un modello di base per diversi settori di riferimento del made in Italy.
La tracciabilità della filiera del settore tessile e conciario mediante l’utilizzo della tecnologia blockchain può davvero contribuire a tutelare il prodotto made in Italy, certificandone l’effettiva realizzazione in Italia, ha dichiarato il sottosegretario per lo Sviluppo economico Andrea Cioffi. Ciò, ha concluso, "concorre ad accrescere la fiducia del consumatore, creando condizioni di trasparenza, di garanzia per l’occupazione e di tutela ambientale".
> Legge Bilancio 2019 - cosa c’e’ per venture capital, blockchain e IA
Per chi ancora non lo sapesse, la blockchain è una tecnologia che permette di usufruire di un database distribuito (che non si trova, cioè, fisicamente solo su un computer/server, ma su più computer/server contemporaneamente, perfettamente sincronizzati sugli stessi documenti) per la gestione di transazioni condivisibili tra più nodi (o blocchi) di una rete (o catena).
In altre parole, si tratta di un database organizzato in blocchi appartenenti ad una catena che li collega tra loro in modo tale che ogni transazione avviata al suo interno debba essere riconosciuta e verificata dalla rete stessa. Ogni blocco della catena deve monitorare e validare i movimenti che lo riguardano al fine di creare una rete che assicuri la tracciabilità di tutte le transazioni. A sua volta, poi, il blocco è anche un archivio di tutte le transazioni che lo hanno coinvolto e presenta dunque uno storico che per sua natura è immodificabile e immutabile. In ultimo, ma non per importanza, la blockchain utilizza strumenti crittografici, così da garantire la massima sicurezza di ogni transazione.
> MISE - scelti esperti che prepareranno le strategie su IA e blockchain
o