Come dovrebbe essere la nuova strategia UE per l’economia circolare?
Quali caratteristiche dovrebbero avere la strategia industriale europea e il nuovo piano d’azione per l’economia circolare? C’è tempo fino al 20 gennaio per inviare opinioni.
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L’ambizioso piano della commissione guidata da Ursula von der Leyen per fare dell'Europa il primo continente al mondo a impatto climatico zero entro il 2050, il cosiddetto Green Deal, si articola in una serie di azioni accompagnate da una rigorosa tabella di marcia per rendere sostenibile l'economia UE.
Come sarà il nuovo piano UE per l’economia circolare
Uno dei cardini della strategia è costituito dal piano d'azione sull'economia circolare, decisivo per realizzare le ambizioni dell'Unione in materia di clima e ambiente. Piano che include la presentazione, a marzo, di una strategia industriale europea, accompagnata dal piano d'azione vero e proprio, che comprende l’iniziativa per i prodotti sostenibili, con particolare attenzione a settori come tessile, edile, elettronico e materie plastiche.
E sempre nel 2020 Bruxelles attiverà iniziative per stimolare mercati neutrali e circolari, presenterà la proposta di sostegno ai processi di produzione di acciaio a carbonio zero entro il 2030, la legislazione sulle batterie e le riforme legislative sui rifiuti.
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Al di là della roadmap, il piano per l’economia circolare, spiega la Commissione, affronterà i vari aspetti del ciclo di vita di prodotti e materiali, “assicurando un uso sostenibile delle risorse in particolare in settori ad alta intensità di risorse come il tessile, l’edilizia, l’elettronica e la plastica”.
Il Piano includerà politiche per incentivare la progettazione, produzione e commercializzazione di prodotti sostenibili, stabilendo tra l’altro requisiti minimi per impedire che i prodotti dannosi per l’ambiente vengano immessi sul mercato UE e fornendo opzioni per dare priorità alla riparazione e riutilizzo prima del riciclaggio.
Previste anche misure per permettere ai consumatori di contribuire all’economia circolare. Tra queste la diffusione di informazioni affidabili, verificabili e comparabili sulle caratteristiche di sostenibilità dei prodotti. Il Piano promuoverà inoltre un mercato interno ben funzionante e integrato per le materie prime secondarie, al fine di garantire che siano sicure, a prezzi competitivi e affidabili.
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Consultazione online
Le ambizioni sono alte, i tempi stretti. Per questo la Commissione ha lanciato una consultazione online in vista della messa a punto finale della comunicazione sul piano: i feedback e le indicazioni alla Commissione possono essere inviati entro il 20 gennaio.