Parlamento UE: agenda lavori sessione 13-16 gennaio 2020
Ai voti le proposte per la prossima Conferenza sul Futuro dell'Europa, l’iniziativa per coinvolgere i cittadini di ogni provenienza ed età a plasmare il futuro dell’UE. In agenda anche dibattito sul pacchetto Green Deal e gli obiettivi della COP15 sulla biodiversità.
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Conferenza sul futuro dell'Europa
Mercoledì, dopo un dibattito con il Presidente del Consiglio Charles Michel e la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il Parlamento voterà le proprie proposte per la prossima Conferenza sul Futuro dell'Europa.
Nel progetto di risoluzione si sottolinea come i cittadini di ogni estrazione sociale, i rappresentanti della società civile e le parti interessate a livello europeo, nazionale, regionale e locale debbano essere coinvolti nella definizione delle priorità dell'UE, con un approccio dal basso verso l'alto, inclusivo e partecipativo.
La Conferenza, che dovrebbe iniziare nel 2020 e durare due anni, potrebbe portare alla revisione dei trattati e all'istituzione di un meccanismo permanente di partecipazione cittadina.
Green Deal europeo
Nella giornata di martedì, prima del voto sul Green Deal, i deputati discuteranno le proposte legislative per aiutare le comunità europee a compiere la transizione verso la riduzione delle emissioni di carbonio.
Seguirà il giorno successivo un dibattito in cui i deputati voteranno una risoluzione che illustra il punto di vista del Parlamento sul pacchetto di proposte Green Deal, tema chiave della Plenaria del dicembre scorso.
Il testo dovrebbe sostenere l'obiettivo di neutralità climatica entro il 2050 e ribadire la richiesta del Parlamento di una revisione degli obiettivi di riduzione delle emissioni UE per il 2030 prima della conferenza sul clima di dicembre 2020 dell'UNFCCC a Glasgow.
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COP15 per la biodiversità
Giovedì, i deputati chiederanno che la conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità del 2020 (COP15), sulla biodiversità porti a obiettivi giuridicamente vincolanti, simili all'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
I deputati invitano l'Unione europea ad assumere un ruolo guida, ad esempio garantendo che, entro il 2030, il 30% del territorio dell'Unione sia costituito da aree naturali o inserendo degli obiettivi di protezione della biodiversità in tutte le politiche dell'UE.
Brexit e i diritti dei cittadini
Il Parlamento discuterà e voterà una risoluzione su una serie di questioni che i cittadini, sia quelli dell'UE che risiedono nel Regno Unito, che quelli del Regno Unito che risiedono nel resto dell'UE, potrebbero dover affrontare dopo la Brexit.
Mercoledì i deputati cercheranno di sottolineare l’importanza del rispetto dell'Accordo di Recesso, contenente disposizioni equilibrate per tutelare i diritti dei cittadini durante e dopo il periodo di transizione.
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Iran-Iraq: crescenti tensioni in Medio Oriente
Dopo l'assassinio del comandante militare iraniano Qassem Soleimani, in seguito al raid statunitense sulla capitale irachena Bagdad, le relazioni tra gli Stati Uniti e l’Iran hanno visto un acuirsi della tensione.
A tal proposito, i deputati discuteranno gli ultimi sviluppi e le conseguenze di questi avvenimenti insieme con il capo della politica estera dell'UE, Josep Borrell.
Lo stato di diritto in Ungheria e Polonia
I deputati valuteranno i progressi compiuti dai ministri UE nel determinare se lo Stato di diritto sia a rischio in Ungheria e in Polonia.
A seguito delle preoccupazioni espresse dal Consiglio in merito al rischio di violazione dei valori UE, in particolare ai sensi dell'articolo 7 del Trattato sull’Unione europea, nei Paesi interessati, verranno votate due risoluzioni giovedì.
In una fase successiva, il Consiglio europeo potrà stabilire, all'unanimità e con l'approvazione del Parlamento, se vi è effettivamente una persistente violazione della democrazia e dei diritti fondamentali. Ciò potrebbe eventualmente portare a sanzioni, come ad esempio la sospensione del diritto di voto in seno al Consiglio.
Priorità della presidenza croata del Consiglio UE
Martedì mattina, il primo ministro croato Andrej Plenković presenterà le priorità della presidenza di turno del Consiglio per i prossimi sei mesi.
Il programma della presidenza croata si concentra su quattro priorità: un'Europa in via di sviluppo, un'Europa connessa, un'Europa che protegge e un'Europa influente.
I temi che la presidenza croata affronterà comprendono la Brexit e il Quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027.