Sicurezza reti 5G, Bruxelles chiede misure ad hoc entro fine aprile
I paesi UE hanno tempo fino al 30 aprile per rafforzare i parametri di sicurezza delle reti 5G, come richiesto dalla Commissione UE nel toolbox che raccoglie misure comuni per affrontare i rischi connessi al lancio della quinta generazione delle reti mobili.
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Nel dettaglio il pacchetto di strumenti affronta diverse tipologie di rischio, compresi quelli legati a fattori non tecnici, come l'interferenza da parte di un paese terzo o di soggetti sostenuti da governi di paesi terzi attraverso la catena di approvvigionamento del 5G.
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Da Bruxelles un toolbox per la sicurezza delle reti 5G
Il toolbox fa seguito alla richiesta del Consiglio europeo di adottare un approccio comune alla sicurezza del 5G, dal momento che questa nuova tecnologia giocherà un ruolo chiave nello sviluppo dell'economia e della società digitali dell'Europa.
Con profitti a livello mondiale stimati a 225 miliardi di euro nel 2025, il 5G è una risorsa fondamentale per competere nel mercato globale e la sua cybersicurezza, e per garantire l'autonomia strategica dell'Unione. Lo sviluppo del 5G interessa, infatti, diversi settori, come energia, trasporti e salute, oltre ai sistemi di controllo industriali che trasportano informazioni sensibili e fanno da supporto ai sistemi di sicurezza.
Con l'adozione del pacchetto di strumenti la Commissione UE si impegna a mettere in atto un approccio comune per garantire la sicurezza dell'infrastruttura 5G e della catena di approvvigionamento utilizzando, dove opportuno, tutti gli strumenti a sua disposizione:
- le regole relative alle telecomunicazioni e alla cybersicurezza;
- il coordinamento in materia di normazione e certificazione a livello dell'UE;
- il quadro per il controllo degli investimenti esteri diretti per proteggere la catena di approvvigionamento del 5G europeo;
- gli strumenti di difesa commerciale;
- le regole di concorrenza;
- gli appalti pubblici, garantendo che si tenga debitamente conto degli aspetti relativi alla sicurezza;
- i programmi di finanziamento dell'UE, garantendo che i beneficiari rispettino i pertinenti requisiti di sicurezza.
Dal canto loro, si legge nelle conclusioni del provvedimento, gli Stati membri hanno deciso di rafforzare i requisiti di sicurezza, valutare i profili di rischio dei fornitori, applicare le restrizioni pertinenti per i fornitori considerati ad alto rischio, comprese le necessarie esclusioni per i principali asset considerati critici e sensibili (come le funzioni principali della rete), e predisporre strategie per garantire la diversificazione dei fornitori.
Il Collegio dei commissari invita gli Stati membri a procedere all'attuazione delle misure raccomandate nelle conclusioni del pacchetto di strumenti entro il 30 aprile 2020 e a preparare una relazione congiunta sull'attuazione in ciascuno Stato membro entro il 30 giugno 2020.